In cinquanta alla scoperta degli effetti climatici sulla vegetazione

Successo dell'escursione a Sauris organizzata dall'Ateneo nell'ambito della 5ª edizione di "Climbing for Climate"

Dodici chilometri di percorso, tra prati e boschi, caratterizzati da suggestivi panorami ma anche tanti spunti di riflessione sull'impatto del riscaldamento globale nelle aree montane: in cinquanta, domenica 3 settembre, hanno partecipato a Sauris all'escursione organizzata dall'Università di Udine nell'ambito della quinta edizione di "Climbing for Climate", l'iniziativa promossa dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile e dal Club Alpino Italiano per sensibilizzare l'opinione pubblica sugli effetti dei cambiamenti climatici. L'evento in Carnia, gratuito, è stato organizzato dall'Ateneo in collaborazione con CAI Fvg, la sezione CAI di Tricesimo e il Club Arc Alpin (che riunisce varie associazioni alpinistiche).

Gli iscritti, riunitisi per le 9.30 a Sauris di Sopra, sono saliti – sotto la guida di Valentino Casolo, docente di geobotanica dell'Ateneo – lungo la pista forestale fino a Sella Festons e poi hanno seguito il sentiero che li ha portati al Monte Pieltinis, presso il quale Casolo è intervenuto su diversi aspetti della vegetazione di alta quota. Il gruppo è poi sceso fino a Casera Pieltinis, nelle cui vicinanze è in corso un esperimento di simulazione dei cambiamenti climatici, da parte dell’Ateneo friulano, per lo studio degli effetti sulle brughiere alpine. In quest'area il docente ha parlato della risposta della vegetazione al riscaldamento globale descrivendo in particolare l'espansione delle brughiere a mirtillo e rododendro sulle praterie alpine. Dopo la pausa pranzo, Antonio Zambon, del direttivo del Club Arc Alpin e tra gli osservatori della Convenzione delle Alpi, ha illustrato l'attività interalpina rispetto al tema Clima. A seguire, il vicepresidente di CAI Fvg, Maurizio Quaglia, e il presidente di CAI Tricesimo, Emi Puschiasis, hanno sottolineato l'impegno del Club Alpino Italiano nel sostenere azioni di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, come pure iniziative volte a stimolare comportamenti virtuosi e rispettosi dell'ambiente. Terminati gli interventi, il gruppo ha ripreso la via del ritorno, tornando al punto di partenza a metà pomeriggio.

Tra i partecipanti, anche la prof.ssa Ivana Bassi, coordinatrice dell’evento. «L'escursione – afferma – è stata molto apprezzata, considerando i feedback ricevuti dai numerosi presenti. Una bella camminata, in luoghi incantevoli delle nostre Alpi, nel corso della quale sono stati condivisi importanti contenuti. Parlare degli effetti dei cambiamenti climatici sulla flora alpina è stata anche l'occasione per estendere le riflessioni alla cura degli ambienti montani attraverso modalità di frequentazione responsabile e il sostegno a iniziative di sviluppo locale finalizzate a migliorare gli spazi di vita delle comunità alpine, anche della nostra regione». «Durante l'escursione – sottolinea Valentino Casolo – c'è stata una continua interazione con i partecipanti, certamente interessati agli effetti del cambiamento climatico, ma anche agli aspetti naturalistici e storico-culturali della montagna friulana».

Sullo stesso tema

Giovedì 21 Settembre

Cambiamenti climatici, in Indonesia formati 50 giovani

Nell'ambito di un progetto dedicato a Piero Angela e in cui è coinvolto Roberto Carniel, docente dell'Ateneo friulano

Martedì 29 Agosto

Cambiamenti climatici, alla scoperta degli effetti sulla vegetazione alpina

Il 3 settembre escursione a Sauris organizzata dall'Università di Udine nell'ambito della 5ª edizione di "Climbing for Climate"

Lunedì 31 Luglio

«CFC - Climbing For Climate 5» ritorna sui ghiacciai del gruppo dell’Adamello

Università di Brescia, gli atenei della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS), Legambiente, Comitato Glaciologico Italiano e Club Alpino Italiano