In collaborazione con l’Osservatorio regionale antimafia e l’associazione Libera

in ricordo di Giancarlo Siani, intimidazioni e condizionamento della criminalità al mondo dell’informazione

Il 10 giugno, ore 10, auditorium del Dipartimento di Scienze giuridiche

“Giancarlo Siani. Dialogo in memoria del giornalista assassinato dalla camorra”. È il tema dell’incontro che si terrà all’Università di Udine martedì 10 giugno, alle 10, nell’auditorium del Dipartimento di Scienze giuridiche (via Tomadini 3, Udine). Quasi 40 anni fa, il 23 settembre 1985, la camorra uccise a Napoli il giovane coraggioso cronista impegnato in inchieste sulla criminalità organizzata. Prendendo le mosse dal ricordo di Siani, l’evento intende richiamare l’attenzione sui fenomeni delle intimidazioni ai giornalisti e del condizionamento della criminalità sul mondo dell’informazione.

L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento di Scienze giuridiche “Livio Paladin” dell’Ateneo friulano con l’Osservatorio regionale antimafia e l’associazione Libera. Ha inoltre il patrocinio del Comune di Udine, dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia e dell’Ordine degli avvocati di Udine.

Il programma

Al convegno porteranno i saluti iniziali: il prorettore dell’Università di Udine, Andrea Cafarelli; il presidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, Furio Baldassi; il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Udine, Raffaella Sartori; l’assessore a istruzione, università e cultura del Comune di Udine; Federico Pirone, e del presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin.

Introdurranno i lavori: la direttrice del Dipartimento di Scienze giuridiche, Silvia Bolognini; la presidente dell’Osservatorio regionale antimafia, Barbara Clama; il referente di Libera per la provincia di Udine, Francesco Cautero.

Seguirà il dialogo condotto dalla giornalista e scrittrice, Luana de Francisco. Parteciperanno il fratello di Giancarlo Siani, Paolo, e il nipote, Gianmario, presidente della Fondazione Siani; il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli; il giornalista, scrittore e amico di Giancarlo Siani, Giovanni Taranto, e il professore di diritto penale dell’Ateneo friulano, Enrico Amati.

Le considerazioni conclusive saranno svolte da Antonio De Nicolo, già procuratore distrettuale antimafia di Trieste. (sg)

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