Finanziato dall'Ue, il progetto sarà presentato il 30 agosto

L'Ateneo friulano sbarca in India: per abbattere le barriere culturali

Attraverso l'informatica e le tecnolgie digitali

Cadono le barriere culturali fra Europa e India. Come? Con l’informatica e, più in generale, con le tecnologie digitali. Che, grazie al progetto “ICT for EU-India Cross Cultural Dissemination”, diventeranno un mezzo per migliorare la diffusione e l’accessibilità delle informazioni e, quindi, aumentare il potenziale di scambio interculturale fra istituzioni indiane ed europee. Presentato all’Unione Europea dall’ateneo friulano, con la collaborazione delle università di Genova e Valencia e del Birla Science Centre di Hyderabad, il progetto è stato approvato e finanziato con 400 mila euro nell’ambito del “Programma economico interculturale Europa-India”. L’iniziativa coordinata dall’Università di Udine rientra fra le 26 selezionate (delle quali soltanto due italiane) su 126 presentate da 12 paesi e che hanno coinvolto complessivamente 400 partner.

Le aree studiate dal progetto, che avrà la durata di 3 anni, saranno le tecnologie 3D, le biblioteche digitali, il filtraggio intelligente dell’informazione, l’e-governance, l’educazione a distanza, il trasferimento tecnologico. «Il progetto- spiega Furio Honsell, coordinatore scientifico dell’iniziativa – si propone di sperimentare ed estendere l’ambito di utilizzo degli strumenti di diffusione e filtraggio dell’informazione e intermediazione elettronica sviluppati dall’università di Udine nell’ambito dei progetti Campus One ad un contesto e a contenuti che promuovano il dialogo interculturale tra l’Europa meridionale e l’India meridionale, due aree che attualmente, pur presentando numerose affinità e potenziali di forte collaborazione, hanno sofferto per una mancanza di comunicazione dovuta anche alla distanza linguistica». Il progetto è formato da nove gruppi di lavoro che studieranno le tecnologie Web 3D, i contenuti digitali per la divulgazione culturale, la specifica e verifica dei siti web, le tecniche di clustering per l’organizzazione in memoria dei documenti, il trasferimento dell’innovazione tecnologica, il controllo di qualità delle librerie digitali, i sistemi di tutoraggio intelligente, la memorizzazione di informazione semantica e la personalizzazione in sistemi e-learning.

Il progetto sarà presentato da Honsell anche in occasione della visita del nuovo ambasciatore d’Italia a New Delhi, Antonio Armellini, ad Hyderabad il prossimo 30 agosto, in occasione del terzo workshop al Birla Science Centre.La collaborazione fra Udine e l’India, infatti, non nasce oggi. L’ateneo friulano e il Birla Centre di Hyderabad stanno sviluppando attività in comune dal 1999. Sono stati avviati un master universitario in Tecnologie dell’informazione che permette di ottenere un titolo congiunto e un programma di dottorato di ricerca in Informatica, due workshop, che hanno portato al contatto la realtà della ricerca industriale e accademica del Friuli e dell’Andra Pradesh e 4 summer school. L’Andhra Pradesh è uno degli stati emergenti dell’India dove maggiore è stata l’accelerazione nel settore delle tecnologie digitali e delle telecomunicazioni. La sua capitale Hyderabad (8 milioni di abitanti) è sede di importanti centri di ricerca sia privati che pubblici e rappresenta, insieme a Bangalore, uno dei due poli più importanti della Silicon Valley indiana.

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