La cerimonia è stata preceduta da alcuni approfondimenti su senescenza e centenari
Invecchiamento attivo, premiate tre laureate dell'Ateneo
Conferiti i riconoscimenti promossi dalla Fondazione Morpurgo - Hofmann per tesi in area medica riguardanti la terza età
Ilaria Pavan, di Chions; Elisa De Luca, di Follina (Treviso), e Micaela Misciagna, residente a Pordenone: sono le vincitrici del premio di laurea “La Terza Età: tra bisogni di nuove cure e di strategie per l’invecchiamento attivo”, promosso dalla Fondazione Morpurgo - Hofmann. Un riconoscimento destinato ai laureati in Medicina e chirurgia, Infermieristica e Scienze motorie dell’Ateneo friulano per l’anno accademico 2022/2023. La cerimonia di conferimento si è tenuta a Udine, negli spazi di Palazzo di Toppo Wassermann. Del valore di mille euro lordi ciascuno, i premi sono rivolti a tesi riguardanti iniziative di nuove cure e/o terapie, analisi di patologie inerenti alla terza età e, più in generale, aspetti utili a delineare percorsi per l’invecchiamento attivo.
Per il corso di laurea in Medicina e chirurgia, Micaela Misciagna è risultata vincitrice con un lavoro in ambito oculistico dal titolo Geographic atrophy and artificial intelligence: development and validation of an explainable learning model using color retinal photographs, con relatore Paolo Lanzetta e correlatori Valentina Sarao e Daniele Veritti. La tesi si pone come obiettivo la messa a punto di un metodo di AI per la diagnosi precoce della atrofia geografica, stadio avanzato della degenerazione maculare legata all’aging e una delle principali cause di cecità dopo i 60 anni.
Per Scienze motorie, Elisa De Luca si è aggiudicata il premio con il lavoro Invecchiamento attivo: analisi dei dati del progetto FVG “10mila passi di Salute”, con relatore Stefano Lazzer. Una tesi riguardante l’organizzazione e il monitoraggio dei corsi di attività motoria, per persone di età superiore ai 55 anni, proposti nell’ambito del progetto regionale e guidati da laureati in Scienze motorie dell’Università. De Luca ha valutato gli effetti di 5 mesi di attività su caratteristiche antropometriche, di fitness muscolare e aerobica, cosi come feedback soggettivi dei partecipanti.
Per il corso in Infermieristica, Ilaria Pavan si è distinta con la tesi “Gli esiti della solitudine nel paziente geriatrico: revisione della letteratura”, con relatore Renzo Moreale. Un lavoro che evidenzia le conseguenze anche sociali che la solitudine può comportare, con considerazioni utili a individuare nuove strategie per la gestione di questo aspetto peculiare del processo di invecchiamento.
Nel corso della mattinata, avviata dai saluti del presidente della Fondazione Morpurgo - Hofmann, Lorenzo Bosetti, sono stati condivisi vari approfondimenti sul processo di invecchiamento e sugli studi sui centenari, grazie agli interventi di Daniela Cesselli e Gabriella Marcon, docenti del Dipartimento di Medicina dell’Ateneo. Il compito di coordinare l’evento è spettato a Cristina D’Angelo, vicepresidente della Fondazione. Tra i presenti, anche l’assessore regionale alla Salute, politiche sociali e disabilità e l’assessore comunale a Salute ed equità sociale.
«In linea con gli scopi statutari – spiega Lorenzo Bosetti – il cda della Fondazione ha deciso di promuovere questa iniziativa per incentivare l’attenzione e l’approfondimento verso quelle tematiche che riguardano la terza età e che si configurano anche come delle problematiche sociali non secondarie di un futuro ormai prossimo».
«Quello che emerge – commentano Daniela Cesselli e Gabriella Marcon – è che la sfida dell’invecchiamento in salute non richiede semplicemente un sistema sanitario che sappia curare bene le malattie dell’anziano. L’invecchiamento in salute si realizza attraverso un duplice obiettivo: rafforzare e preservare la salute sin dal concepimento e mettere in campo tutti quegli ausili e strategie che sappiano garantire il benessere anche quando le capacità fisiche si riducono. Questo – continuano le due professoresse – è inevitabilmente un progetto globale che deve coinvolgere, per realizzarsi, governi, società civile, agenzie internazionali, università, istituti di ricerca, media e settore privato perché implica agire non solo sul singolo individuo ma anche sull’ambiente che lo circonda. Il premio di laurea Morpugo - Hofmann è un esempio di sinergia tra la società civile, rappresentata dalla Onlus Morpurgo - Hofmann e l’Università di Udine che considera l’invecchiamento in salute un obiettivo strategico che coinvolge non solo il Dipartimento di Medicina ma tutto l’Ateneo».