Riconoscimento istituito dal Rotary Club “Udine Nord” in collaborazione con l’Ateneo friulano

La prima edizione del premio dedicato a Carlo Leopoldo Lualdi a una tesi di laurea sulla piccola formula uno elettrica

Il vincitore è Giorgio Bianchet, di Zoppola, laureato magistrale in Ingegneria meccanica
con il 110 e a lode

È Giorgio Bianchet di Zoppola, laureato magistrale in Ingegneria meccanica all’Università di Udine con il massimo dei voti e la lode, il vincitore della prima edizione del premio dedicato all’imprenditore innovatore Carlo Leopoldo Lualdi. Il riconoscimento di 2.000 euro, destinato a tesi di laurea innovative in tutti i campi, è stato istituito dal Rotary Club “Udine Nord” in collaborazione con l’Ateneo friulano. Ben 69 le tesi candidate per concorrere al premio.

Bianchet ha dedicato la sua tesi alla “Progettazione del sistema di raffreddamento per la monoposto Formula Student dell’Uniud E-Racing Team”, relatore Luca Casarsa, correlatori Cristian Marchioli e Alessio Roccon.

Imprenditore geniale, Lualdi fondò, ad Anduins, la Lima, azienda fortemente innovativa. Sempre a lui si deve il primo elicottero “made in Italy”. Distintosi anche per l’impegno a favore dello sviluppo economico del Friuli, fu socio fondatore e primo presidente del Rotary Club “Udine Nord”.

Alla cerimonia di premiazione erano presenti, fra gli altri: il rettore, Angelo Montanari, il presidente del Rotary club “Udine Nord”, Massimo Sponza, e i componenti la commissione giudicatrice, Agostino Dovier, che l’ha presieduta, Andrea Cafarelli, e il past president del Rotary Club “Udine Nord“, Gianfranco Romanelli.

«Con questo premio – ha sottolineato il presidente Rotary club “Udine Nord”, Massimo Sponza – desideriamo mantenere vivo lo spirito d’ingegno e il senso di responsabilità sociale che ha contraddistinto la figura e l’opera di Carlo Leopoldo Lualdi, primo presidente del nostro Club. L’ingegner Lualdi univa visione e concretezza: due qualità preziose, tanto più se possedute da giovani chiamati oggi a progettare il futuro».

Per il rettore Angelo Montanari, «questo premio valorizza il talento e la curiosità dei nostri laureati, come Giorgio Bianchet, che ha saputo coniugare rigore scientifico e passione per l’innovazione. È lo stesso spirito che animava Carlo Leopoldo Lualdi: trasformare la conoscenza, l’ingegno, in progresso concreto per la comunità» ha concluso il rettore.

«Mio padre – ha spiegato Gabriele Lualdi, figlio di Carlo Leopoldo Lualdi – credeva nella forza delle idee e nella necessità di metterle al servizio della comunità. Vedere oggi il suo nome legato a un riconoscimento dedicato ai giovani innovatori è il modo più autentico per tenerne vivo il messaggio».

Il corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura, si articola su due percorsi: Materiali-costruzione-produzione ed Energetica. I principali sbocchi occupazionali sono: industrie meccaniche ed elettromeccaniche, aziende ed enti per la conversione dell’energia, imprese impiantistiche, industria per l’automazione, imprese manifatturiere per la produzione, l’installazione, la gestione e la manutenzione di macchine, linee e reparti di produzione, aziende di servizi e studi professionali. (sg)

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