L'Università di Udine piange la scomparsa del prof. Paolo Pecorari

Paolo Pecorari

L’Università di Udine e il Dipartimento di Scienze economiche e statistiche piangono la scomparsa di Paolo Pecorari, professore emerito di Storia economica. Già docente di Storia moderna e Storia contemporanea presso l’Università di Padova, è stato tra i cofondatori della facoltà di Scienze economiche e bancarie e per un lungo periodo ha assunto la direzione del Dipartimento di Finanza dell’impresa e dei mercati finanziari, dove, fino al suo pensionamento, ha insegnato Storia economica, Storia della finanza e della banca e Storia del pensiero economico.

Studioso di grande valore, lascia una vasta produzione scientifica che si connota per originalità dei temi, rigore metodologico, acribia filologica e costante ricorso alle fonti archivistiche. Tra i suoi lavori, che toccano temi rilevanti dell’economia italiana tra Otto e Novecento, spiccano gli studi su Luigi Luzzatti e Giuseppe Toniolo. Ha inoltre approfondito il tema del credito nelle numerose monografie dedicate alle banche di emissione e alle banche popolari, contribuendo a dare slancio a temi di grande attualità, quali le crisi economico-finanziarie, le politiche doganali e i problemi monetari. Nel campo del pensiero economico ha gettato luce su vari aspetti della cultura economica e della dottrina sociale cristiana: dallo “spirito del capitalismo” alla cooperazione di credito, dal concetto di Stato sussidiario al controverso rapporto tra etica ed economia. Non meno rilevanti sono stati gli studi sull’economia regionale, come testimoniano i sedici volumi della Collana «Storia, economia e società in Friuli», da lui fondata e diretta. Generoso e attento alle esigenze della disciplina e delle istituzioni a cui ha dedicato la sua vita, Paolo Pecorari ha formato, attorno alla sua Cattedra, - come amava definirla - «una ‘pattuglia’ di agguerriti storici economici».

Il suo impegno come studioso lo ha portato a essere membro di prestigiose accademie, di consigli scientifici, di istituti di ricerca e riviste di fama internazionale, a cominciare dall’Istituto veneto di scienze lettere ed arti, dove ha fondato e diretto la «Biblioteca luzzattiana».

Amato dagli allievi, stimato dai colleghi e apprezzato dagli studenti, Paolo Pecorari lascia un vuoto incolmabile nella comunità accademica.