7 Marzo 2011
Appuntamento mercoledì 9 marzo al padiglione Tullio
Mente e cervello secondo Edoardo Boncinelli
Incontro con il grande genetista organizzato da Ateneo
e Azienda ospedaliero universitaria
Si parlerà del rapporto tra “Mente e cervello” nell’incontro che Edoardo Boncinelli, autorità mondiale nel campo della genetica, terrà mercoledì 9 marzo alle 15, nell’aula C del padiglione Tullio dell’università di Udine, in via Colugna 44 a Udine. L’appuntamento è organizzato dal Centro interdipartimentale di Medicina rigenerativa (Cime) dell’ateneo friulano e dall’Azienda ospedaliero universitaria di Udine nell’ambito del ciclo di seminari sulle “Biotecnologie mediche” giunto alla quarta edizione.
Il professor Boncinelli insegna Fondamenti biologici della conoscenza presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. I suoi studi hanno dato un apporto decisivo allo sviluppo della genetica, specie negli anni trascorsi presso l’Istituto internazionale di Genetica e Biofisica del Cnr di Napoli. Boncinelli è stato direttore del Laboratorio di Biologia molecolare dello sviluppo presso l’Istituto scientifico dell’Ospedale San Raffaele e direttore di ricerca presso il Centro per lo studio della Farmacologia cellulare e molecolare del Cnr di Milano. È stato inoltre direttore della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste. Da alcuni anni si dedica alla divulgazione scientifica, settore nel quale ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti. Nel 2004 l’università di Udine lo ha insignito della laurea honoris causa su proposta della facoltà di Medicina e chirurgia.
«Il suo attuale interesse per i fondamenti biologici della conoscenza – spiega il professor Carlo Alberto Beltrami, direttore del Cime – deriva dai suoi lunghi studi sui geni che condizionano lo sviluppo del cervello e sul mai risolto conflitto tra mente e cervello». Argomento cui sarà dedicato il seminario.
«La presenza del professor Boncinelli nella nostra regione – sottolinea Beltrami – è frequente e testimonia del suo affetto e stima per le nostre istituzioni culturali, in particolare per la nostra università che gli ha sempre testimoniato grande stima e ammirazione».