Accordo da 12,5 milioni tra Ateneo e Regione Friuli Venezia Giulia – Ardis

Nuova residenza universitaria nell’ex chiostro del Kolbe

Sarà dotata di 129 stanze per un totale di 136 posti

Al via l’accordo di collaborazione tra Università di Udine e Regione Friuli Venezia Giulia – Agenzia regionale per il diritto allo studio (Ardis) per realizzare una nuova residenza universitaria di area medica destinata agli studenti dell’ateneo friulano. L’accordo è stato presentato oggi, a Udine, nella sede della Regione.

La nuova struttura sorgerà accanto all’ospedale Santa Maria della Misericordia, all’interno del chiostro ex Kolbe, dove l’Università sta realizzando il campus di medicina e delle professioni sanitarie. Il complesso, compreso tra via Ristori e via Chiusaforte, avrà l'accesso principale da quest'ultima arteria.

La residenza potrà ospitare 136 studenti. Sarà dotata di 129 stanze – 116 singole, 7 doppie, 6 attrezzate per disabili – dislocate tra piano terra, primo e secondo piano. Sono previste inoltre aree verdi e spazi interni a uso comune, quali palestra, sala ristoro, lavanderia, sala ricreativa.

L'accordo prevede la sottoscrizione di una convenzione tra l’Ardis e l’Università per un importo dei lavori di 12,5 milioni di euro. In base alla convenzione l’Ateneo concede ad Ardis in comodato parte del fabbricato Kolbe per 30 anni rinnovabili. L’Università si farà carico per conto di Ardis di seguire gli incarichi di progettazione ed esecuzione dell’opera. Al termine dei lavori, previsto entro la fine del 2027, la struttura sarà data in gestione ad Ardis. I posti saranno assegnati attraverso un bando, secondo criteri di reddito e di merito, come già avviene per tutte le strutture dell’Agenzia regionale per il diritto allo studio.

Alla presentazione hanno partecipato l’assessore regionale a Lavoro, istruzione, formazione, università, ricerca e famiglia, Alessia Rosolen, dal rettore dell’Ateneo friulano, Roberto Pinton, e dal direttore di Ardis, Pierpaolo Olla.

«Un progetto di valenza notevole per la città di Udine, per l’Università e per l’intera Regione – ha detto l’assessore Rosolen –. Questo è il primo passo di una serie di interventi che l’Amministrazione regionale sta realizzando su tutto il territorio, attraverso Ardis, come gestore dei servizi a garanzia del diritto allo studio. Vogliamo ampliare il numero di alloggi universitari su tutta la regione e continuare a garantire la copertura del cento per cento delle domande».

Il rettore Pinton ha sottolineato «l’importanza strategica di quest’opera che permetterà di realizzare un polo medico universitario di alto livello e grande funzionalità: didattica, ricerca, studio e residenzialità saranno concentrati in un’unica area assicurando la migliore qualità di vita a studenti, docenti e personale, in diretta continuità con le strutture ospedaliere dove si svolgono le attività cliniche e assistenziali».

Le esigenze degli studenti, ha detto ancora Rosolen «stanno cambiando e abbiamo un alto standard di servizi che vuole produrre un effetto attrattività per la regione. Vogliamo anticipare gli obiettivi statali mettendo a disposizione risorse regionali, in alternativa ai fondi Pnrr che guardavano principalmente alla gestione privata del settore, mentre la Regione da anni mantiene una gestione pubblica unitaria».

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