Evento di Ateneo, Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, Conferenza dei rettori
Più di 50 università riunite a Udine per lo sviluppo sostenibile del Paese
Il convegno, l’11 e 12 giugno, culminerà con il nuovo manifesto nazionale che aggiorna quello nato cinque anni fa all’Ateneo friulano
Che ruolo hanno le università nella transizione verde delle comunità locali? Qual è il loro contributo allo sviluppo sostenibile delle città e dei territori, in particolare alla decarbonizzazione urbana? Quale l’impatto sociale degli atenei rispetto all’avanzamento della conoscenza, alla co-produzione dell’innovazione e al cambiamento necessario per avvicinare gli obiettivi socioeconomici dell’Agenda 2030? A queste e ad altre domande proverà a rispondere il confronto nazionale “Le università per lo sviluppo sostenibile del Paese” in programma l’11 e 12 giugno all’Università di Udine al quale parteciperanno oltre 50 atenei italiani.
Organizzato dall’Ateneo friulano e dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS), con il patrocinio della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), il convegno si propone di analizzare ruolo e azioni delle università Italiane in questi anni.
Inoltre, produrrà un nuovo manifesto, nel quinto anniversario della prima edizione del maggio 2019 intitolato “Da Le Università per la Sostenibilità a La Sostenibilità nelle Università”, elaborata durante “Conoscenza in festa”, il festival scientifico dell’Ateneo friulano organizzato con la Crui.
Il convegno sarà inaugurato martedì 11 giugno, alle 14.30, nel Velario del Palazzo di Toppo Wassermann (via Gemona 92). Porteranno i saluti: il rettore Roberto Pinton, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia con un video messaggio, il sindaco di Udine e l’assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia.
«L’obiettivo di questa prestigiosa due giorni – spiega il rettore Roberto Pinton – è comprendere come poter rafforzare il ruolo che le università possono avere sullo sviluppo sostenibile: favorire un confronto e un aggiornamento, assieme agli enti nazionali e territoriali, sugli strumenti disponibili, i risultati attesi e le problematiche da risolvere per massimizzare l’impatto delle azioni messe in atto dagli atenei. Dal 2016 L’Università di Udine fa parte della Rus, partecipando ai gruppi di lavoro sui temi trasversali funzionali al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030. Da molti anni forte e costante è l’impegno dell’Ateneo nel campo della sostenibilità con iniziative formative, scientifiche e divulgative, in costante condivisione e co-progettazione con le varie Istituzioni e realtà economiche del territorio».
«Le Università rappresentano attori chiave per lo sviluppo sostenibile dei territori – sottolinea la Presidente della RUS Patrizia Lombardi – e svolgono un ruolo fondamentale nella implementazione degli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’ONU, nella duplice veste di agenti del cambiamento e come soggetti del cambiamento. Come agenti del cambiamento, è compito delle Università supportare la trasformazione della società, educando a gestire le criticità socio-ambientali presenti nei contesti di riferimento, sostenere il dibattito sociale e favorire lo sviluppo di politiche socio-economiche e ambientali. Come soggetti del cambiamento, risulta fondamentale soffermarsi sul contributo fornito in termini di un ripensamento delle strategie da attuare e delle azioni da porre in essere».
«L’Ateneo friulano – evidenzia il delegato alla sostenibilità Salvatore Amaduzzi – ha concretizzato numerosi progetti nell’ambito della sostenibilità: tra i principali, il progetto casa-lavoro in bici, il servizio di carpooling, il portale del riuso, il corso sullo sviluppo sostenibile destinato a studenti e studentesse. Da tempo, inoltre, l’Ateneo sta attuando politiche virtuose di efficientamento energetico e di benessere studentesco e lavorativo (tavoli mense e trasporti come esempio). Il convegno offrirà l’opportunità di confrontare e condividere a livello nazionale le buone pratiche e la possibilità di delineare nuove linee di intervento finalizzate a rendere ancora più incisive le attività proposte».
L’impegno della RUS
La Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile ha dato seguito all’attuazione del Manifesto avviando un tavolo di lavoro specifico, Capacity building e best practice, che ha prodotto un rapporto sulla definizione di indicatori, linee guida e best practice. Il Rapporto, oltre a dare indicazioni sull’organizzazione delle strutture per la governance della sostenibilità e su come identificare una “buona pratica”, vuole fornire indicazioni su come misurare il successo di azioni e iniziative di impatto sociale degli atenei relativamente a otto grandi temi: cambiamenti climatici, cibo, educazione, energia, inclusione e giustizia sociale, mobilità, risorse e rifiuti, università per l’industria.
Il progetto 100 Mission Cities
In Europa è stato lanciato il progetto “100 Mission Cities” con l’obiettivo di giungere a una decarbonizzazione delle città entro il 2030. Le città italiane aderenti sono: Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma, Torino. Territori, città e regioni sono coinvolti in questa transizione che vede le università impegnate a supportare lo sviluppo sostenibile del Paese attraverso formazione, ricerca, innovazione, condivisione delle conoscenze, leadership esterna e capacità organizzativa interna.
I lavori
Tre le sessioni in cui si articoleranno i lavori martedì 11 giugno. Dalle 14.30 alle 16, nell’aula T9 di Palazzo di Toppo Wassermann (via Gemona 92). Introdotto e moderato dalla Presidente della RUS, Patrizia Lombardi, il tavolo istituzionale raccoglierà da parte degli enti del sistema dell’alta formazione, della ricerca e dell’innovazione, compresi gli enti territoriali, gli strumenti disponibili, i risultati attesi e le problematiche che dovrebbero essere risolte per massimizzare l’impatto delle azioni dell’università nei territori. Ne parleranno, fra gli altri, il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica; il consigliere del Ministro dell'Università e della Ricerca; la presidente della Crui, Giovanna Iannantuoni; il direttore dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis), Enrico Giovannini; il presidente Anci Fvg; la presidente Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu), Alessia Conti.
Dalle 16 alle 17.30 il focus passerà al rapporto delle università con le città con l’obiettivo di confrontare buone pratiche e opportunità di sperimentazioni e living lab a livello di campus e distretti urbani. Dopo la presentazione delle attività dei diversi gruppi di lavoro RUS per lo sviluppo sostenibile dei campus, dei quartieri universitari e delle città, la tavola rotonda darà spazio agli interventi dei rappresentati di alcune città italiane impegnate nel programma “Horizon Europe Climate-neutral and smart cities”. All’incontro parteciperanno: Roberto Di Lenarda, delegato Crui per i rapporti con la Conferenza nazionale dei delegati dei rettori per i poli universitari penitenziari (Cnupp) e con la Conferenza nazionale universitaria dei delegati per la disabilità (Cnudd); i rappresentanti delle città carbon neutral Firenze, Padova, Parma e Torino; i sindaci di Udine, Gorizia e il vicesindaco di Pordenone; il Gruppo di lavoro Rus.
Infine, dalle 17.30 alle 19 si farà il punto sull’impatto sociale delle università. Sarà affrontato il ruolo potenziale e quello concretamente svolto dagli atenei, dalle reti RUS regionali e dalle realtà con cui la RUS ha avviato collaborazioni per perseguire in modo integrato e sistemico l’equità sociale e intergenerazionale, lo sviluppo economico e il benessere della comunità, insieme alla protezione dell’ecosistema. La tavola rotonda vedrà la partecipazione delle sotto-reti RUS di Abruzzo, Campania, Lombardia, Piemonte, Toscana, Sicilia, Veneto e Puglia; di reti e associazioni nazionali, quali Apenet, Netval, Forum disuguaglianze e diversità, Rete delle cattedre Unesco italiane (Recui), oltre che del gruppo di lavoro sulla Terza missione della Crui, e della Sissa.
Il manifesto finale
Mercoledì 12 giugno i lavori riprenderanno alle 9 nell’auditorium Sgorlon e nelle aule 11 e 12 del polo di via Margreth 3 a Udine. L’obiettivo è arrivare alla redazione del documento finale della RUS alle 16 circa. I lavori si svilupperanno in tre sessioni di lavoro: metodi, indicatori e metriche per la valutazione dello sviluppo sostenibile; attività, pratiche e procedure di sviluppo sostenibile; strutture, organizzazione e programmazione dello sviluppo sostenibile.