15 Dicembre 2020
La sessione di laurea si è svolta stamani in modalità online
Primi laureati in Diritto per l’innovazione di imprese e pubbliche amministrazioni
Attuali e interdisciplinari le tesi discusse: dal tracciamento della Covid-19 alla riforma del Corpo forestale, dalla finanza delle Regioni speciali alle Smart cities
Le udinesi Chiara Caporale e Chiara Tosoni, il goriziano Claudio Freddi e la padovana Isabella Nobili sono i primi quattro laureati, tutti con il massimo dei voti e lode, del corso di laurea magistrale in “Diritto per l’innovazione di imprese e pubbliche amministrazioni”. La sessione di laurea si è svolta stamani, 15 dicembre, in modalità online.
Avviato nell’anno accademico 2018/19 dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’ateneo, l’obiettivo del corso è formare figure professionali che, solide nelle competenze giuridiche, siano anche capaci di innovare i contesti privati e pubblici in cui si inseriscono, e ciò in virtù di una formazione interdisciplinare: un unicum e primo esperimento formativo del genere nel panorama nazionale. I laureati sono pronti a inserirsi nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni con un approccio rivolto all’innovazione.
«Il tratto che caratterizza questo corso di studi, ossia l’innovazione e l’interdisciplinarietà quali strumenti di governo della complessità – dice il coordinatore del corso, Leopoldo Coen –, emerge bene anche dagli argomenti affrontati dai laureandi nel loro lavoro di redazione della tesi. Gli elaborati hanno affrontato temi diversi e tutti di grande attualità, e con la caratteristica comune di proporre soluzioni, appunto, innovative. Ai neolaureati vanno le più vive felicitazioni da parte di tutto il corpo docente e dal Dipartimento di Scienze giuridiche».
In particolare, Chiara Caporale ha affrontato La finanza delle Regioni a statuto speciale nel sistema pubblico multilivello, relatore Gianfranco Postal. Con Elena D’Orlando come relatrice, Claudio Freddi ha lavorato su Una proposta di riforma per il Corpo forestale regionale della Regione Friuli Venezia Giulia: dalla tradizione all'innovazione; Isabella Nobili ha analizzato i “Conflitti emergenti tra esigenze di salute pubblica e tutela dei diritti soggettivi nel contesto dell’Unione Europea: il caso del tracciamento dei contatti nella pandemia da SARS-CoV-2; Chiara Tosoni si è dedicata alle Smart Cities. Le tecnologie al servizio delle Amministrazioni e dei cittadini per lo sviluppo di città più intelligenti e sostenibili.
«Ogni organizzazione, pubblica o privata, a prescindere dalle dimensioni, è un’organizzazione complessa: per questo motivo il corso di laurea - conclude Coen -, pur basandosi su solide competenze tipicamente giuridiche, prevede insegnamenti in materie economiche e informatiche, altri tratti dall’ingegneria gestionale, dalla sociologia, e non solo, avvalendosi della collaborazione di docenti provenienti dai diversi Dipartimenti dell’Ateneo. Si cura inoltre la preparazione linguistica degli studenti, in particolare dell’inglese, con corsi appositamente dedicati».
Avviato nell’anno accademico 2018/19 dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell’ateneo, l’obiettivo del corso è formare figure professionali che, solide nelle competenze giuridiche, siano anche capaci di innovare i contesti privati e pubblici in cui si inseriscono, e ciò in virtù di una formazione interdisciplinare: un unicum e primo esperimento formativo del genere nel panorama nazionale. I laureati sono pronti a inserirsi nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni con un approccio rivolto all’innovazione.
«Il tratto che caratterizza questo corso di studi, ossia l’innovazione e l’interdisciplinarietà quali strumenti di governo della complessità – dice il coordinatore del corso, Leopoldo Coen –, emerge bene anche dagli argomenti affrontati dai laureandi nel loro lavoro di redazione della tesi. Gli elaborati hanno affrontato temi diversi e tutti di grande attualità, e con la caratteristica comune di proporre soluzioni, appunto, innovative. Ai neolaureati vanno le più vive felicitazioni da parte di tutto il corpo docente e dal Dipartimento di Scienze giuridiche».
In particolare, Chiara Caporale ha affrontato La finanza delle Regioni a statuto speciale nel sistema pubblico multilivello, relatore Gianfranco Postal. Con Elena D’Orlando come relatrice, Claudio Freddi ha lavorato su Una proposta di riforma per il Corpo forestale regionale della Regione Friuli Venezia Giulia: dalla tradizione all'innovazione; Isabella Nobili ha analizzato i “Conflitti emergenti tra esigenze di salute pubblica e tutela dei diritti soggettivi nel contesto dell’Unione Europea: il caso del tracciamento dei contatti nella pandemia da SARS-CoV-2; Chiara Tosoni si è dedicata alle Smart Cities. Le tecnologie al servizio delle Amministrazioni e dei cittadini per lo sviluppo di città più intelligenti e sostenibili.
«Ogni organizzazione, pubblica o privata, a prescindere dalle dimensioni, è un’organizzazione complessa: per questo motivo il corso di laurea - conclude Coen -, pur basandosi su solide competenze tipicamente giuridiche, prevede insegnamenti in materie economiche e informatiche, altri tratti dall’ingegneria gestionale, dalla sociologia, e non solo, avvalendosi della collaborazione di docenti provenienti dai diversi Dipartimenti dell’Ateneo. Si cura inoltre la preparazione linguistica degli studenti, in particolare dell’inglese, con corsi appositamente dedicati».