Al percorso dedicato alla ricerca, preservazione, curatela e restauro di film e video

Riconoscimento internazionale per Scienze del patrimonio audiovisivo e dell’educazione ai media

Il corso di laurea magistrale segnalato, unico in Italia e fra i sette nel mondo, dalla Federazione internazionale degli archivi cinematografici

Riconoscimento internazionale per il corso di laurea magistrale in Scienze del patrimonio audiovisivo e dell’educazione ai media dell’Università di Udine. Il corso è entrato a far parte, unico in Italia e fra i sette nel mondo, dei programmi di formazione alla preservazione, valorizzazione e restauro del cinema segnalati dalla Federazione internazionale degli archivi cinematografici (Fiaf - Fédération Internationale des Archives du Film), con sede a Parigi. La Federazione è il più importante punto di riferimento mondiale per le pratiche di raccolta, preservazione, accesso e valorizzazione del patrimonio cinematografico e audiovisivo. 

Nata nel 1938, il network Fiaf associa oltre 170 istituzioni in 79 Paesi. Si occupa, in particolare, della formazione specialistica alle pratiche e alle competenze necessarie per la gestione degli archivi filmici. E a quest’area, soprattutto, guardano gli insegnamenti della laurea magistrale dell’Ateneo udinese, parte dell’offerta formativa storica del dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale. Il corso vanta una specializzazione proprio negli ambiti della ricerca, della preservazione, della curatela e del restauro di film e video. Una qualificazione supportata da laboratori dedicati e da collaborazioni pluriennali con alcune fra le maggiori istituzioni archivistiche e museali nazionale e internazionali.

«Da quest’anno Scienze del patrimonio audiovisivo e dell’educazione ai media – spiega la professoressa Laura Casella, coordinatrice del corso – ha esteso la propria proposta per approfondire lo studio del cinema e dei media in tutte le loro dimensioni, patrimoniali, educative e comunicative».

Ai curricula di Patrimonio audiovisivo e Educazione ai media, si sono affiancati i nuovi percorsi di Digital Storytelling e Cinema–archivi. Quest’ultimo congiunto con l’Università di Lille, in Francia, orientato al conseguimento di un doppio titolo. Inoltre, il corso offre agli studenti di tutti i curricula una possibilità di frequentazione in modalità internazionale, con due semestri di mobilità da trascorrersi in due atenei del circuito International Master of Cinema Studies (Imacs).

La Federazione fu istituita nel periodo tra le due guerre su iniziativa congiunta del British Film Institute, del Museum Of Modern Arts di New York, della Cinémathèque Française e del Reichsfilmarchiv di Berlino. Da allora le sue missioni principali sono: l’uniformazione della gestione del lavoro archivistico secondo standard etici e protocolli condivisi, la promozione della cultura cinematografica e della ricerca storica su fonti audiovisive, la formazione specialistica alle pratiche e alle competenze necessarie per la gestione degli archivi filmici.

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