Martedì 15 marzo a palazzo Antonini in occasione della festa nazionale ungherese

Sándor Márai e il sapore amaro della libertà

Lo scrittore magiaro protagonista del film documentario
proiettato all’ateneo friulano

Martedì 15 marzo, in occasione della festa nazionale ungherese, l’università di Udine organizza la proiezione del film documentario “Sándor Márai e Napoli. Il sapore amaro della libertà”. L’opera, dedicata al periodo italiano dello scrittore magiaro Sándor Márai, sarà proiettata alle 17 nella sala Gusmani di palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine. Saranno presenti il regista Gilberto Martinelli e il consulente letterario del film Roberto Ruspanti, professore di Letteratura ungherese all’ateneo friulano. L’evento è promosso dai magiaristi del dipartimento di Studi umanistici e dall’insegnamento di Storia dell’Europa orientale del dipartimento di Scienze umane.
 
Il film parla di un uomo che nella condizione di esiliato, privato della lingua come strumento di identità e di lavoro, è costretto a vivere in un Paese straniero e in una città, Napoli, che però farà di tutto per fargli dimenticare tale condizione. «Una città – spiega Ruspanti –, che Sándor Márai ha immortalato in alcune delle più belle pagine dei suoi “Diari” e del romanzo “Il sangue di San Gennaro”, un vero tributo alla città del Golfo».
 

Sándor Márai era giunto a Napoli nel 1948, poco prima della trasformazione dell’Ungheria democratica in uno Stato totalitario in seguito all'occupazione del Paese da parte dei sovietici, che nel 1945 l'avevano liberata dal nazismo. «La perdita della libertà per l'Ungheria – sottolinea Ruspanti – significò per Márai la perdita della propria libertà intellettuale e spirituale di scrittore, perdita che egli non volle pagare». Per Márai, che non rimetterà mai più piede in Patria, Napoli avrà il sapore amaro della libertà e rappresenterà per lui un raggio di speranza prima della partenza per l’America.

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