12 Gennaio 2005
L'iniziativa congiunta ha ottenuto il via libera dal Ministero
Nutrizione animale, al via un progetto degli atenei di Udine e Barcellona
Utilizzeranno strumenti innovativi al posto degli animali
C’è anche un progetto dell’ateneo friulano fra i 45 selezionati a livello italiano (dei quali soltanto 6 nel Nordest) dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in collaborazione con il ministero de Cencia y Tecnologia spagnolo per le azioni integrate fra Italia e Spagna nel 2005. Si tratta di un’azione di cooperazione scientifica tra le università di Udine e di Barcellona che ha una durata biennale e le cui attività inizieranno nella primavera 2005. Il progetto, che è uno dei sei approvati a livello nazionale nel settore delle Scienze agrarie e veterinarie, contribuisce a rafforzare la collocazione sempre più internazionale delle attività di ricerca svolte dall’ateneo udinese.
«L’obiettivo - spiega il coordinatore Mauro Spanghero, docente del dipartimento di Scienze Animali e della facoltà di Medicina veterinaria - è quello di studiare diete e combinazioni di alimenti da somministrare ai bovini di allevamento per migliorare le fermentazioni che avvengono nel rumine e che sono fondamentali nella nutrizione di questi animali ruminanti. Il miglioramento della efficienza delle fermentazioni ruminali è molto importante per l’alimentazione umana, visto che può aumentare la quantità e la qualità del latte e della carne forniti da questi animali. Nel contempo, si riducono le deiezioni che provengono dagli allevamenti e che vengono eliminate nell’ambiente». Non solo. Il progetto di ricerca possiede anche un aspetto innovativo fondamentale. Per sviluppare questi studi, infatti, entrambi i gruppi non utilizzeranno animali da esperimento, bensì particolari tecniche e apparecchiature di laboratorio (rumini artificiali) con le quali sarà simulato quanto avviene negli animali vivi.
«La collaborazione con i ricercatori di Barcellona – conclude Spanghero - deriva da una pluriennale conoscenza e dal fatto che il gruppo spagnolo occupa una posizione di eccellenza nella ricerca in nutrizione dei bovini, con connessioni con altre équipe europee e statunitensi. Il gruppo di ricerca udinese, composto da tre unità di personale docente ed una giovane dottoranda di ricerca, conta così di raggiungere importanti risultati da trasferire nella pratica di allevamento».
«L’obiettivo - spiega il coordinatore Mauro Spanghero, docente del dipartimento di Scienze Animali e della facoltà di Medicina veterinaria - è quello di studiare diete e combinazioni di alimenti da somministrare ai bovini di allevamento per migliorare le fermentazioni che avvengono nel rumine e che sono fondamentali nella nutrizione di questi animali ruminanti. Il miglioramento della efficienza delle fermentazioni ruminali è molto importante per l’alimentazione umana, visto che può aumentare la quantità e la qualità del latte e della carne forniti da questi animali. Nel contempo, si riducono le deiezioni che provengono dagli allevamenti e che vengono eliminate nell’ambiente». Non solo. Il progetto di ricerca possiede anche un aspetto innovativo fondamentale. Per sviluppare questi studi, infatti, entrambi i gruppi non utilizzeranno animali da esperimento, bensì particolari tecniche e apparecchiature di laboratorio (rumini artificiali) con le quali sarà simulato quanto avviene negli animali vivi.
«La collaborazione con i ricercatori di Barcellona – conclude Spanghero - deriva da una pluriennale conoscenza e dal fatto che il gruppo spagnolo occupa una posizione di eccellenza nella ricerca in nutrizione dei bovini, con connessioni con altre équipe europee e statunitensi. Il gruppo di ricerca udinese, composto da tre unità di personale docente ed una giovane dottoranda di ricerca, conta così di raggiungere importanti risultati da trasferire nella pratica di allevamento».