Giovedì 20 maggio dalle 10 presso la facoltà di Economia

Valutazione della ricerca, università di Udine in prima linea

Il rettore Compagno: «Evento nazionale con i massimi esperti del settore su un tema cruciale per il sistema universitario»

L’università di Udine organizza un confronto a livello nazionale sul tema della valutazione della ricerca dedicato, in particolare, alla “Valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche e sociali”. Alla tavola rotonda parteciperanno autorevoli personalità del panorama nazionale, con specifiche competenze in merito alla valutazione della ricerca, che porteranno lo stato dell’arte a livello italiano e internazionale. L’appuntamento è per giovedì 20 maggio dalle 10 nell’aula 3 della facoltà di Economia, in via Tomadini 30 a Udine. Dopo il saluto del rettore Cristiana Compagno, interverranno Emanuela Reale, Salvatore Settis, Enrico Berti, Carla Barbati, Fiorella Kostoris, Mauro Palumbo. Coordina Michele Morgante, delegato per la ricerca e il trasferimento tecnologico dell’università di Udine.

«Il contesto in cui nasce questo convegno – sottolinea Compagno - è quello di un’università italiana in evoluzione che si basa sempre più su meccanismi di premialità del merito e della qualità in relazione alle tre missioni che l’università deve svolgere: didattica, ricerca e trasferimento tecnologico». Così, «la valutazione della ricerca – precisa Compagno -, sia a livello di sistema universitario nazionale che a livello di ateneo, riveste un’importanza sempre maggiore per la distribuzione delle risorse disponibili. Autonomia e valutazione rappresentano ormai un binomio inscindibile quando si parla di università: siamo arrivati ad un punto in cui nessuno può sottrarsi alla valutazione ma dobbiamo anche tenere conto del fatto che la valutazione deve essere orientata alla valorizzazione degli spazi di autonomia delle diverse aree scientifiche».

L’obiettivo dell’iniziativa è «esaminare e approfondire – anticipano Michele Morgante, delegato per la ricerca e il trasferimento tecnologico, e Stefano Miani, presidente del Nucleo di valutazione di Udine –, le fonti e gli strumenti attualmente disponibili per la valutazione della ricerca nelle discipline umanistiche e sociali e, quindi, impostare secondo una prospettiva alta, ampia, critica la discussione su proposte per metodi di valutazione della ricerca di singoli e gruppi in questa macroarea, in sintonia con i processi in corso a livello nazionale, per misurare qualità, efficienza, efficacia della ricerca di ateneo».

Questo importante evento nazionale sulla valutazione è dedicato alla macro-area delle scienze umane, politiche e sociali «in considerazione – spiega Miani – delle specificità che questa macroarea presenta ai fini della valutazione rispetto alle aree delle cosiddette “scienze dure”». «Mentre per le discipline scientifiche e tecnologiche (aree Cun 1-9, cosiddette "hard sciences") – precisa Morgante - sono disponibili sia basi di dati ritenute generalmente affidabili che consentono valutazioni di performance precise, robuste e affidabili, per le aree Cun 10-14 non esiste un sistema condiviso di supporto alla valutazione della ricerca che consenta di misurare qualitativamente la produzione scientifica».

Il programma del seminario prevede, dopo i saluti del rettore, la relazione introduttiva di Emanuela Reale, primo ricercatore presso il Ceris, Istituto di ricerca sull’impresa e lo sviluppo del Cnr, e componente del Nucleo di valutazione (Nuva) di Udine. Alle 10.30 il via alla tavola rotonda con gli interventi, nell’ordine, di: Salvatore Settis, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, membro dell’European Research Council, componente del Nuva di Udine; Enrico Berti, membro del panel del Civr - comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca; Carla Barbati, componente della Commissione nazionale per la valutazione della ricerca nelle scienze giuridiche; Fiorella Kostoris, membro del Civr; Mauro Palumbo, coordinatore scientifico del dottorato in “Valutazione dei processi e dei sistemi educativi della ricerca”, fondatore dell’Aiv - associazione italiana di valutazione. Alle 12.30 le conclusioni affidate a Salvatore Settis.

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