"I dati raccontano": tradurre la città in numeri, ma chiari per tutti
In collaborazione con l’Ateneo, il Comune di Udine attiva un progetto per rendere fruibile il suo sito open data coinvolgendo un gruppo di studenti delle scuole superiori
Dalla volontà di rendere più accessibili e consultabili con maggiore facilità i dati che descrivono la città di Udine nasce il progetto “I Dati raccontano”, con cui il Comune, in collaborazione con l'Università degli Studi di Udine, si pone l’obiettivo di “tradurre” i numeri che descrivono il territorio, rendendoli comprensibili per tutti.
"L'obiettivo è rendere i dati disponibili sul sito Open Data del Comune di Udine non solo completi e aggiornati, ma anche facilmente interpretabili da chiunque, grazie a infografiche moderne e facilmente leggibili”, spiega l’Assessore all’innovazione digitale e smart city Gea Arcella, promotrice del progetto. “L’iniziativa si fonda sull'idea di usare la visualizzazione grafica dei dati, veicolata attraverso grafici, immagini e infografiche moderne, per fornire le informazioni più aggiornate e chiare riguardo la nostra città e diversi aspetti della sua composizione sociale", prosegue l’Assessore, esprimendo anche il suo entusiasmo “per il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole superiori udinesi, che potranno sperimentare delle nuove competenze nell'analisi dei dati, nella loro elaborazione statistica e nella creazione di infografiche, strumenti di comunicazione visiva che facilitano la comprensione di dati complessi”.
La base di partenza saranno gli ultimi aggiornamenti dei dati presenti sul portale (https://opendata.comune.udine.it/) aggiornati dagli uffici statistica del Comune di Udine, il risultato visibile sarà un completo rinnovamento della loro veste grafica, che renderà i dati effettivamente “parlanti” e utili alla cittadinanza. “Ad oggi infatti scaricare i dati e le statistiche relative alla nostra città significa ottenere un documento molto denso di contenuti, complessi da leggere, sostanzialmente utilizzabile solo da "addetti ai lavori", mentre questo patrimonio informativo resta poco conosciuto ed accessibile da chi avesse bisogno di queste informazioni in ambito aziendale o anche solo per curiosità”, spiega ancora Arcella. Al termine del progetto, che si svilupperà a gennaio del 2025, ogni volta che un utente vorrà accedere al sito open data e ottenere le informazioni relative al territorio, alla demografica cittadina, al lavoro, all'istruzione, ed altri aspetti, sarà generata una grafica dedicata e aggiornata all’ultimo dataset disponibile che si potrà scaricare e analizzare agevolmente.
“I dati raccontano” si avvale di una collaborazione a trecentosessanta gradi con il sistema educativo cittadino: sono stati coinvolti l'Ufficio Scolastico Regionale di Udine e la Consulta degli Studenti, l'Associazione Nazionale Presidi e l'Università degli Studi di Udine. In particolare per questo progetto l'Università ha dato la sua disponibilità a ospitare 30 studenti delle scuole superiori presso i suoi laboratori, offrendo loro un percorso formativo di 15 ore che comprenderà lo studio della natura dei dati, i metodi di elaborazione statistica delle informazioni e le modalità di narrazione tramite la realizzazione di materiale grafico.
Trattandosi di un progetto inserito dall'Ateneo udinese nell'ambito della missione per l’orientamento attivo nella transizione scuola-università del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, le scuole possono prenotare la propria partecipazione al percorso a questo link: www.uniud.it/it/idatiraccontano.
“Si tratta di un ammodernamento che riteniamo necessario – conclude Arcella - in una quotidianità sempre più tecnologica, per avvicinarci ai cittadini e interagire in maniera sempre più efficace e trasparente”.
“Nella varietà di percorsi di orientamento informativo e formativo che l’Università di Udine offre dal 2015 – spiega la delegata dell’Ateneo per i Servizi di orientamento e tutorato, Laura Rizzi –, ben prima dell’avvio del progetto di orientamento attivo previsto dal PNRR, questa iniziativa rappresenta una fonte di ulteriore arricchimento delle opportunità di avvicinamento alla didattica universitaria laboratoriale. Questo percorso è sicuramente distintivo sia per gli obiettivi formativi previsti sia per il quadro collaborativo istituzionale da cui è stato promosso. Mi auguro che possa nel futuro avere ulteriore respiro in termini di numerosità degli studenti accoglibili con il fine, non secondario, di avvicinare le nuove generazioni alla cultura dei dati e della loro corretta lettura”.