La trasformazione del rifugio da punto di appoggio a meta
Il 31 ottobre un incontro per riflettere sull’evoluzione del rifugio alpino e sul suo nuovo ruolo nelle terre alte
Prosegue e si conclude la IX edizione della Dolomiti Mountain School, il percorso formativo dedicato alle trasformazioni naturali, culturali e sociali delle terre alte. L’ultimo appuntamento si terrà venerdì 31 ottobre 2025, dalle 9.30 alle 18, presso il Centro Culturale – Casa del Paesaggio di Socchieve (Udine). Il tema della giornata è un argomento che negli ultimi mesi ha fatto molto discutere, visti i grandi flussi turistici che hanno interessato parte dell’arco alpino: “La trasformazione del rifugio da punto di appoggio a meta”.
La mattinata si aprirà alle 9.30 con la presentazione del programma e l’avvio dei lavori a cura di Pierpaolo Zanchetta, del Servizio biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia, e con i saluti istituzionali di Coriglio Zanier, sindaco di Socchieve, e Giovanni Duratti, presidente del Comitato Direttivo Regionale del CAI FVG.
Seguirà l’intervento di Gianpaolo Carbonetto, giornalista, studioso di culture della montagna e coordinatore della Dolomiti Mountain School, dal titolo “L’andare in montagna comincia ben prima della salita”. Stefano Sinuello, presidente onorario di Assorifugi FVG, e Claudio Mitri, gestore del Rifugio Flaiban Pacherini, porteranno testimonianze e riflessioni con “Panta rei: storie di rifugi e rifugisti”. A seguire, Omar Canzan, gestore del Rifugio Aquileia e presidente dell’Associazione Gestori Rifugi Alpini del Veneto, e Mario Fiorentini, gestore del Rifugio Città di Fiume e vicepresidente della stessa Associazione, presenteranno il caso studio “Alte vie e trekking di più giorni: quale ruolo per i Rifugi di montagna? L’esperienza dell’Alta Via delle Dolomiti n. 1”. Chiuderà la sessione mattutina Francesco Abbruscato, presidente del CAI Veneto e già vicepresidente della Struttura Operativa Rifugi del CAI centrale, con una riflessione su “Adeguamento tecnologico tra necessità e sostenibilità. Rifugi o Autogrill”.
Nel pomeriggio, dalle 14, con Annibale Salsa, antropologo, docente emerito di Antropologia culturale all’Università di Genova ed ex presidente del Club Alpino Italiano, si parlerà della “Metamorfosi dell’idea di rifugio di fronte alla crisi dell’alpinismo classico”. Seguirà Giambattista Zampieri, giornalista e collaboratore della Fondazione Dolomiti UNESCO, con “Vita in rifugio: quale comunicazione per una frequentazione più consapevole?”. Sergio Simeoni, direttore dell’IRTEF, presenterà le “Indagini sulla frequentazione dei Rifugi alpini nel FVG dal 1996 ad oggi”, mentre Lorenzo Migliorati, professore ordinario di Sociologia dei processi culturali all’Università di Bergamo, e Francesco Marangon, professore ordinario di Economia dello sviluppo sostenibile all’Università di Udine, proporranno “Un rifugio per amico”, riflessione nata da una ricerca tra Orobie bergamasche e Friuli Venezia Giulia. La giornata si concluderà con Andrea Zannini, storico dell’Università di Udine e membro del Club Alpino Accademico Italiano, che offrirà “Il bilancio, tra realtà e progetti, di una questione aperta”, seguito da un dibattito finale.
L’incontro, il cui ingresso è gratuito dietro prenotazione, è organizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine, la Comunità di montagna della Carnia, l’ASCA / Leggimontagna – Cortomontagna, la Magnifica Comunità di montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio e il Parco Naturale Dolomiti Friulane.