Rassegna curata e condotta da Elda Felluga e Margherita Reguitti
Raffale Testolin a I Colloqui dell'Abbazia
Giovedì 6 marzo alle 18

Un viaggio fra scienza e storia sarà il fil rouge del nuovo appuntamento in calendario giovedì 6 marzo alle 18 nell’Abbazia di Rosazzo. Ospite dell’incontro sarà il professore universitario e agronomo Raffaele Testolin autore di “Piante e popoli. Le specie che hanno fatto la storia dell’uomo”, edito da Forum.
L’appuntamento è il quarto della prima sezione della rassegna “I Colloqui dell’abbazia. Il viaggio della carta geografica di Livio Felluga”, curata e presentata da Elda Felluga e Margherita Reguitti, promossa dall’omonima Fondazione in collaborazione con la Livio Felluga.
A partire da una robusta base scientifica e storica, l’autore racconta l’addomesticamento di alcune specie come cereali, patate, cotone, banane, caffè, tè. Documenta, anche con un ricco apparato fotografico a colori, il loro trasferimento dai luoghi di origine ad altre aree del mondo e l’avvio di coltivazioni intensive che hanno stravolto ambienti e cambiato la vita a numerose popolazioni nei vari continenti. Oltre ad analizzare lo stato di salute di queste piante, il volume descrive le frequenti restrizioni imposte alla loro diversità genetica – che a volte ne minacciano la sopravvivenza – ma sottolinea anche l’impegno per la loro conservazione.
Raffaele Testolin è un agronomo, esperto di risorse genetiche vegetali. Ha insegnato all’Università di Udine e tenuto corsi e seminari in numerose università e centri di ricerca italiani e stranieri. Appassionato di divulgazione scientifica è autore di oltre 200 articoli su riviste e di alcune decine di libri.
La manifestazione è realizzata in collaborazione con l’associazione culturale Vigne Museum ed il sostegno del Comune di Manzano e di Banca Intesa SanPaolo. L’orario di inizio dell’incontro è alle 18; è gradita la prenotazione all’indirizzo fondazione@abbaziadirosazzo.it ingresso libero fino al raggiungimento dei posti disponibili. Tutte le informazioni sul sito: www.abbaziadirosazzo.it e sulle pagine social.