Coinvolti sei corsi di studio del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura
Terrazza a mare di Lignano Sabbiadoro, 120 studenti in visita al cantiere di riqualificazione
Mercoledì 21 maggio, dalle 14.30, ospiti di Regione e Comune
Centoventi studenti dell’Università di Udine visiteranno mercoledì 21 maggio, dalle 14.30, il cantiere di riqualificazione della Terrazza a Mare di Lignano Sabbiadoro. Immobile iconico e simbolico, trasferito al patrimonio della Regione Friuli Venezia Giulia, è oggetto di un intervento di radicale riqualificazione e messa in sicurezza. Stazione appaltante è la Direzione centrale attività produttive e turismo della Regione. L’iniziativa didattica è stata autorizzata dal responsabile unico del procedimento, Massimo Giordano. Gli studenti visiteranno l’area accompagnati dal direttore lavori, Giulia De Appolonia, dai responsabili del cantiere dell’impresa Setten Genesio, e dai docenti Domenico Visintini, Alberto Beinat, Daniele Goi e Giovanni Tubaro.
Gli studenti appartengono a sei corsi di laurea e laurea magistrale del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura: Scienze dell’architettura, Ingegneria civile e ambientale, Tecniche dell’edilizia e del territorio, Architettura, Ingegneria civile, Ingegneria per l’ambiente il territorio e la protezione civile.
Il cantiere, appaltato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, è un “caso studio” nazionale per la complessità e la varietà degli interventi sull’opera, inaugurata nel 1972 su progetto di Aldo Bernardis. Il cantiere occupa un’area di circa 12800 metri quadrati, opportunamente separata dal mare da un doppio palancolato con intercapedine in sabbia e un impianto di espulsione delle acque di falda. Entrambi verranno smobilizzati al termine della stagione balneare 2026.
Il cantiere che vede impegnato, come direttore tecnico per conto dell’impresa Setten Genesio spa, l’ingegner Paolo Ballarin, ex studente dell’Ateneo friulano. «Accogliere oggi gli studenti dell’Università di Udine, dove ho avuto modo di formarmi e laurearmi – afferma Ballarin –, in un cantiere così simbolico come quello della Terrazza a Mare rappresenta per me un’importante occasione di crescita personale. È anche un segno della responsabilità che l’azienda sente nel mettere a disposizione il proprio know-how per contribuire alla formazione dei professionisti di domani».