Come progettare le città del futuro: innovazione, dati e sostenibilità

4 mostre e 2 workshop per riflettere sulla città che cambia

Dai sorvoli visivi di Olivo Barbieri e le installazioni immersive di Francesco Scarel, alla mobilità elettrica dell’Uniud E-Racing Team e ai percorsi sull’interazione tra urbanizzazione e rischi naturali dell’INGV

Shangai e Siviglia del fotografo Olivo Barbieri

Il Festival Collega-menti offre anche un ricco programma di esposizioni e workshop che uniscono arte, tecnologia, scienza e riflessione urbana. Quattro mostre e due workshop guidano i visitatori in un percorso esperienziale unico, capace di coniugare creatività, ricerca e interazione diretta con il pubblico.

Arte e percezione delle città

La mostra “Shanghai e Siviglia” del fotografo Olivo Barbieri propone una serie di filmati site specific che sorvolano le due città, rivelandone l’urbanistica, gli edifici e la storia. A Shanghai, i filmati evidenziano i cambiamenti urbanistici e architettonici della Cina contemporanea; a Siviglia raccontano la percezione dell’Europa vista dall’Africa. Barbieri, le cui opere sono presenti in musei e collezioni in tutto il mondo, accompagna lo spettatore in un viaggio visivo tra architettura, storia e paesaggio urbano. L’esposizione si terrà a Palazzo Morpurgo, con orari: venerdì 3 ottobre dalle 16 alle 20, sabato 4 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 21, e domenica 5 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Un’esperienza immersiva e sensoriale è offerta da “Cenere e memorie”, installazione di Francesco Scarel presso la Fondazione Friuli a Palazzo Antonini Stringher. Grazie alla realtà virtuale, i visitatori possono camminare tra i resti carbonizzati del Carso dopo gli incendi del 2022, ascoltando voci, suoni e memorie di chi ha vissuto il disastro. Scarel, ricercatore indipendente e docente di comunicazione della scienza, trasforma la tecnologia in strumento emotivo, permettendo al pubblico di camminare tra pietre annerite, ascoltare voci e suoni e riflettere sulle conseguenze della crisi climatica. L’esposizione si potrà visitare negli stessi orari di “Shanghai e Siviglia”.

Innovazione tecnologica e mobilità sostenibile

Per chi ama l’innovazione tecnologica, sabato 4 ottobre, dalle 10 alle 19, l’Uniud E-Racing Team presenta in via Savorgnana, nello spazio antistante l’ex cinema Puccini, la progettazione e realizzazione di una monoposto elettrica da corsa per il campionato Formula Student. Gli studenti e i ricercatori dell’Università di Udine illustreranno come la mobilità elettrica possa coniugare innovazione, passione e sostenibilità in pista, offrendo un esempio concreto di ricerca applicata.

Infine, la mostra “Sviluppi urbani e rischi naturali”, a Palazzo Antonini Cernazai, esplora l’interazione tra città e ambiente naturale. I ricercatori dell’INGV guidano i visitatori attraverso le trasformazioni di Genova, Roma, Napoli, Palermo e Udine, evidenziando come urbanizzazione, deviazioni dei corsi d’acqua e cementificazione abbiano aumentato i rischi naturali. L’ente di ricerca monitora vulcani, sismicità e maremoti in Italia, con l’obiettivo di comprendere il Sistema Terra e contribuire alla mitigazione dei rischi. La mostra sarà aperta sabato 4 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 21, e domenica 5 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

Workshop: città, abitare e tecnologie per il futuro

Sabato 4 ottobre, all’Auditorium Carlo Sgorlon dalle 9.30 alle 11.30, “La forma dell’abitare” approfondisce come la struttura dei centri urbani influenzi la vita quotidiana, la mobilità, la socialità e il benessere delle persone. Gli interventi di Paolo Maria Inghilleri Di Villadauro, psicologo sociale, e degli architetti di fama internazionale Francesco Isidori, Giovanni La Varra e Paola Viganò, offriranno spunti per ripensare gli spazi pubblici e la rigenerazione dei tessuti storici, proponendo soluzioni innovative e su misura per ogni città in modo da guidare il pubblico in un confronto sulle città del presente e del futuro. L’evento è patrocinato da Anci Fvg e dagli Ordini professionali di architetti e ingegneri, con crediti formativi riconosciuti.

Sempre sabato, al Teatro San Giorgio dalle 14 alle 16, il workshop “Smart Cities: il sapere dell’Università sul campo” mostra come geotecnologie, droni e sistemi di raccolta dati possano trasformarsi in strumenti concreti per progettare città più resilienti, connesse e sostenibili. I partecipanti scopriranno la piattaforma LATERRA e impareranno a osservare, misurare e modellare lo spazio urbano. I docenti Giorgio Alberti, Salvatore Amaduzzi, Luca Cadez e Maurizia Sigura guideranno i partecipanti tra piattaforme di monitoraggio, mappature geospaziali e casi studio, dimostrando come dati e tecnologie possano supportare le città. L’incontro offre crediti formativi per architetti, ingegneri e dottori agronomi e forestali.

Il festival propone così un percorso che coniuga arte, scienza, tecnologia e riflessione urbana, offrendo ai visitatori l’opportunità di osservare, sperimentare e comprendere le città e il territorio da prospettive inedite.

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