Il programma di venerdì 3 ottobre

Al via Collega-menti, il festival di Uniud che indaga il tema dell'abitare

La prima giornata si parlerà della vita nello spazio, nelle città, nella natura e nella nostra stessa salute. Evento di apertura con il divulgatore Luca Perri alle 9.30 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine

Andrea Lenzi, Luca Perri, Olivo Barbieri

Con un ricco programma di appuntamenti prende il via venerdì 3 ottobre, il Festival Collega-menti dell’Università di Udine che trasformerà il capoluogo friulano in un laboratorio di idee, dibattiti e visioni sul futuro. La prima giornata propone quattro incontri che, da prospettive diverse, affrontano il tema dell’abitare: nello spazio, nelle città, nella natura e nella nostra stessa salute.

Sarà il divulgatore scientifico Luca Perri ad aprire il festival, dopo i saluti istituzionali, alle 9.30 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine con l’incontro “Sia per Venere che per Marte… si parte?”, riservato agli studenti delle scuole superiori e realizzato con il sostegno della Scuola Superiore dell’Università di Udine. A moderare sarà Marco Carrara, volto Rai e giornalista tra i più giovani e influenti del panorama italiano. Partendo dalle ambiziose prospettive di insediamenti stabili sulla Luna o persino su Marte, Perri condurrà i ragazzi in un viaggio tra fascino e realtà della colonizzazione spaziale. Un gioco dialettico tra ottimismo e cinismo, per capire quali sfide scientifiche, tecnologiche e umane attendono l’umanità.

Alle 15.30 nell’ex Chiesa di S. Francesco in largo Ospedale Vecchio, con saluti istituzionali e la presentazione della collana Quaderni di Collega-menti, inaugurazione delle 24 vetrine della ricerca. Le vetrine saranno poi aperte al pubblico nello stesso giorno fino alle 20, sabato 4 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 21 e domenica 5 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19, offrendo così ampio spazio per scoprire tutte le installazioni.

Il programma pomeridiano prosegue alle 17.30 nel Salone del Popolo di Palazzo d’Aronco con “Abitare felici”, un dialogo interdisciplinare sul rapporto tra spazi urbani e benessere. Le città, come organismi viventi, si trasformano in base alle esigenze dei loro abitanti e, a loro volta, influenzano emozioni, creatività e comportamenti. Quali forme architettoniche e urbanistiche possono renderci più sereni e produttivi? E in che modo la tecnologia e l’intelligenza artificiale possono arricchire la nostra percezione dei luoghi, come accaduto con la ricostruzione digitale di Notre Dame dopo l’incendio? A discuterne saranno figure di spicco: il fotografo Olivo Barbieri, celebre per i suoi lavori sulle megalopoli contemporanee; l’architetto e ricercatore Livio De Luca, protagonista della digitalizzazione del patrimonio culturale europeo; la docente di urbanistica Giulia Fini, impegnata nella pianificazione del territorio regionale; e lo psicologo Paolo Maria Inghilleri Di Villadauro, che da anni indaga il rapporto tra luoghi, cultura e benessere individuale. A coordinare il confronto sarà il giornalista Paolo Mosanghini, vicedirettore del Messaggero Veneto.

Alle 19 alla Torre di Santa Maria spazio al tema della biodiversità urbana con l’incontro “Chi c’è in città?”. Perché non viviamo soli nelle nostre città: con noi convivono animali domestici, specie selvatiche, insetti, piante e microrganismi. Alcuni sono ospiti invisibili, altri sempre più presenti nelle aree urbane, talvolta attratti dalle opportunità offerte dagli ambienti antropizzati. Attraverso gli sguardi di tre esperti — l’ecologo Stefano Filacorda, l’agronomo Raffaele Testolin e l’entomologo Pietro Zandigiacomo — il pubblico sarà guidato alla scoperta di questo ecosistema complesso, con le sue ricchezze, le sue criticità e le sfide che pone per la convivenza tra uomo e natura. L’incontro sarà moderato dal divulgatore scientifico Alberto Agliotti.

La giornata si chiude alle 20.30 a Palazzo Antonini Stringher (Fondazione Friuli) con “Salute in città”, un dialogo sui traguardi e le sfide della medicina contemporanea. Se l’Italia è tra i Paesi con la più alta aspettativa di vita al mondo, resta più bassa la “life expectancy in health”, cioè la durata di vita libera da malattie invalidanti. Come allungare non solo gli anni, ma la qualità del vivere? A rispondere saranno tre grandi esperti: l’endocrinologo Andrea Lenzi, presidente del CNR; l’igienista Walter Ricciardi, tra le voci più autorevoli in Europa sulle politiche sanitarie; e il chirurgo maxillo-facciale Massimo Robiony, impegnato a Udine nell’umanizzazione delle cure. Moderati dalla divulgatrice scientifica Barbara Gallavotti, gli ospiti esploreranno i legami tra salute individuale, ambiente urbano, prevenzione e nuove tecnologie, in una prospettiva che intreccia ricerca, cultura e responsabilità collettiva.

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