Il programma di domenica 5 ottobre
Città in trasformazione per contrastare il cambiamento climatico: ultima giornata di Collega-menti
In serata al Teatro San Giorgio dialogo sulle Città del cuore con Elena Granata, Telmo Pievani, Luca Taddio e Barbara Gallavotti. Dal futuro delle città sostenibili al rischio sismico fino al legame affettivo che ci unisce ai luoghi

La giornata finale del festival Collega-menti, domenica 5 ottobre, propone un itinerario che intreccia prospettive storiche, scientifiche e filosofiche sul tema dell’abitare. Dal futuro delle città sostenibili al rischio sismico, dalle origini delle civiltà agli ambienti più estremi, fino al legame affettivo che ci unisce ai luoghi, il programma offre una riflessione a tutto tondo su ciò che significa costruire, vivere e riconoscersi negli spazi.
La mattina: le città del futuro sostenibile
La giornata si apre alle 10 a Casa Cavazzini con Città in trasformazione. Oggi i centri urbani sono responsabili di circa due terzi delle emissioni globali di gas serra: la loro evoluzione rappresenta quindi una delle sfide decisive per contrastare il cambiamento climatico. L’incontro esplorerà soluzioni concrete, dai materiali innovativi all’architettura circolare, dalle nuove forme di mobilità ai modelli di governance urbana capaci di coniugare efficienza e qualità della vita. A discuterne saranno Massimiliano De Falco, docente di Diritto del lavoro, Anna Frangipane, esperta di conservazione e recupero edilizio, e Daniele Pernigotti, biologo e consulente in transizione climatica. Modera il divulgatore scientifico e performer Marco Martinelli, che guiderà il confronto con uno stile dinamico e accessibile.
Alle 12, sempre a Casa Cavazzini, si terrà Abitare in zone sismiche. L’Italia, come molte aree del pianeta, convive con il rischio terremoti, che mette costantemente alla prova la sicurezza delle costruzioni e la salvaguardia del patrimonio culturale. L’incontro affronterà sia le più recenti tecniche di prevenzione e mitigazione del rischio, sia il delicato equilibrio tra esigenze di sicurezza e tutela della memoria storica custodita dagli edifici. Ne parleranno il geodinamico Carlo Doglioni, il restauratore architettonico Francesco Doglioni e Stefano Grimaz, titolare della Cattedra Unesco in Sicurezza intersettoriale. Modera la giornalista scientifica Silvia Bencivelli, che accompagnerà il pubblico in un dialogo chiaro e coinvolgente.
Il pomeriggio: alle origini delle civiltà
Nel pomeriggio, alle 15 alla Fondazione Friuli – Palazzo Antonini Stringher, l’incontro Città come culla di civiltà propone un viaggio alle radici della nostra storia. Con l’avvento dell’agricoltura e dell’allevamento, le comunità nomadi si trasformarono in società stanziali, dando origine alle prime città: luoghi che hanno plasmato l’economia, la cultura e la scienza dell’umanità. I relatori offriranno prospettive storiche e giuridiche, con uno sguardo anche al mondo islamico medievale e al suo contributo allo sviluppo urbano. Intervengono lo storico medievale Bruno Figliuolo, lo storico del diritto Giuseppe Mazzanti e Valentina Vezzoli, docente di Arte e cultura visuale islamica. Modera Silvia Bencivelli.
Alle 16.30 si torna a Casa Cavazzini per Abitare in luoghi inabitabili. Dalle vette montane alle distese desertiche, dai ghiacci polari alle profondità oceaniche, fino all’esplorazione spaziale: l’essere umano ha sempre cercato di spingersi oltre i limiti, trovando soluzioni ingegnose per vivere in ambienti estremi. Ma se da un lato si progettano colonie sulla Luna e su Marte, dall’altro il riscaldamento globale rischia di rendere inospitali aree oggi densamente popolate. L’incontro, a cavallo tra scienza, esplorazione e immaginazione, vedrà la partecipazione di Franco Fenoglio (Thales Alenia Space), Gianluca Frinchillucci (Istituto geografico polare “Silvio Zavatti”), dell’entomologo Francesco Nazzi e dello scrittore e documentarista Pietro Spirito. Modera il giornalista e podcaster Antonio Massariolo.
La sera: il cuore dei luoghi
La giornata conclusiva si chiude alle 18 al Teatro San Giorgio con Città del cuore, un dialogo dedicato al rapporto intimo e profondo che lega le persone ai luoghi. Non solo spazi fisici, ma vere e proprie dimensioni simboliche e affettive, che contribuiscono a definire l’identità collettiva e personale. Le città diventano allora custodi di memoria e motore di futuro, attraverso le piazze, le architetture, i paesaggi che plasmano la nostra esperienza di vita. Interverranno Elena Granata, docente di Urbanistica, Telmo Pievani, evoluzionista e filosofo della scienza, e Luca Taddio, docente di Estetica. Modera la divulgatrice scientifica Barbara Gallavotti, che guiderà il dialogo finale del Festival.
A seguire, i saluti conclusivi del Rettore sanciranno ufficialmente la chiusura del festival.