Appuntamento del Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale

Come costruire il nemico, dall’antichità alla contemporaneità

Convegno internazionale dal 18 al 20 novembre all’Università di Udine

Come si costruisce il nemico? Quali sono le dinamiche di contrapposizione individuale e sociale che si sono sviluppate nei secoli e, in particolare, ai due poli opposti dell’antichità e della contemporaneità? Sono le domande al centro del convegno “Come costruire il nemico” organizzato dal 18 al 20 novembre a Udine dal Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Ateneo friulano. Tre giornate di approfondimento e confronto interdisciplinare fra una ventina di studiosi italiani e stranieri che sarà possibile seguire anche da remoto.

I lavori si apriranno (online) martedì 18 novembre, alle 15, nell’aula Gusmani di Palazzo Antonini (via Petracco 8, Udine). Porterà i saluti il referente per l’assicurazione della qualità della ricerca dipartimentale, Gian Luca Gardini. Introdurranno i coordinatori scientifici del convegno, Elena Fabbro, docente di Lingua e letteratura greca, e Paolo Ferrari, docente di Storia contemporanea.

I contenuti

L’intento è quello di indagare i processi storici che trasformano l’avversario politico in “nemico”, con il quale non vi può essere dialogo o confronto e che deve pertanto essere annientato. Ma anche i percorsi orientati all’individuazione di un avversario come bersaglio per realizzare le proprie finalità e come strumento di autodefinizione. Prima antitetica, per poi, una volta sconfitto, focalizzare la propria pienezza esistenziale. Saranno anche esaminati i processi simmetrici intesi a ricostruire nelle stesse situazioni il tratto di comune umanità e, dunque, un terreno comune di dialogo dopo lo scontro che aveva sancito una irrimediabile alterità. Il campo di indagine è quello dell’antichità classica – dall’epica omerica alla scena ateniese – in un percorso che approda al terreno anche esperienziale della contemporaneità.

Il programma

Cinque gli interventi previsti nella prima giornata dal convegno – il 18 novembre, dalle 15, nell’aula Gusmani di Palazzo Antonini –, coordinata da Maria Luisa Delvigo (Università di Udine). Interverranno: Andrea Ercolani (Istituto di studi sul Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche – Cnr), “Il nemico in guerra: incontro e scontro nei poemi omerici”; Francesco Morosi (Università Cattolica del Sacro Cuore), “Guerre e nemici nell’Orestea di Eschilo”; Elena Fabbro (Università di Udine), “Strategie di scontro politico nei Cavalieri di Aristofane”; Antonio Sforacchi (Università di Potsdam), “Filippo II il nemico comune. La costruzione dell’avversario esterno nella retorica di Demostene”; Chiara Battistella (Università di Udine); “Nemici in famiglia: qualche riflessione sull’Agamennone di Seneca”.

La sessione mattutina della seconda giornata – il 19 novembre, dalle 9.30, nell’aula Gusmani di Palazzo Antonini (online) – saranno presieduti da Fabio Vendruscolo (Università di Udine). In programma sei relazioni: Marco Fucecchi (Università di Udine), “Il nemico come monstrum nelle invettive di Claudiano”; Alberto Camerotto (Università “Ca’ Foscari” di Venezia), “Il segno del nemico. Armi e alterità nell’epica greca da Omero alla fine del mondo antico”; Emilie van Opstall (Vrije Università di Amsterdam), “Strategie retoriche nel Libro di Syntipa il Filosofo (XI sec.)”; Eleonora Lombardo (Università di Padova), “Parole che escludono. La costruzione dell’eretico nella predicazione di Pietro Hispani OP e Sovramonte da Varese OMin (XIII secolo)”; Guido Paduano (Università di Pisa), “Brecht e la lettura della classicità come scontro tra economie”.

Cinque i contributi che saranno esposti nella sessione pomeridiana (dalle 15), coordinata da Furio Honsell (Università di Udine): Andrea Gardi (Università di Udine), “Il nemico della porta accanto. Le relazioni tra Stati italiani tra Cinque e Seicento”; Flavio Rurale (Università di Udine), “Avidi e falsi: i gesuiti come nemici nell’immaginario cattolico europeo del primo Seicento”; Fulvio Cammarano (Università di Bologna), “La delegittimazione dell’avversario politico. Due casi a confronto: Italia e Gran Bretagna nel XIX secolo” (online); Elena Flaibani, “Il nemico inesistente. Lettere e memorie della campagna di Russia”; Marina Cardozo (Università della Repubblica di Montevideo), “Exiliados ‘subversivos’: la represión del Plan Cóndor al exilio político latinoamericano en Buenos Aires, 1976” (online).

I lavori si concluderanno il 20 novembre (online) dalle 9.30, nella sala Florio di Palazzo Florio (via Palladio 8, Udine). Coordinati da Alessandro Massignani (Centro interuniversitario di studi storico-militari) prenderanno la parola cinque studiosi: Gianluca Volpi (Università di Udine), “Un nemico nuovo. L’Italia e gli italiani nella pubblicistica ungherese di guerra (1915-1918)”; Francesca Cavarocchi (Università di Firenze), “La costruzione del nemico ebraico: circolazione transnazionale di testi antisemiti fra le due guerre”; Paolo Ferrari (Università di Udine), “Sandro Susanna (San Giovanni di Casarsa del Friuli) Il nemico assoluto: il Terzo Reich e la difesa della “Fortezza Europa” sul fronte italiano”; Anesti Naci, “«Italiani sono buoni per mangiare maccheroni». Gli italiani come nemici nell’immaginario albanese del Novecento”; Michelangelo Borri (Università di Siena), “«Il nemico è in casa». Il Movimento sociale italiano e la demonizzazione degli avversari negli anni della strategia della tensione”.