Conferenza del corso di dottorato interateneo in “Studi linguistici e letterari”

Cornelia Klettke: Leopardi, i suoi lettori e lo zibaldone

Mercoledì 27 marzo, alle 14, nell’aula 5 di Palazzo Antonini

Qual è la relazione tra Giacomo Leopardi e suoi lettori? Questa e altre questioni riguardanti il rapporto tra il genio di Recanati e il lettore, in particolare dello “Zibaldone”, saranno affrontate in una conferenza all’Università di Udine mercoledì 27 marzo, alle 14, nell’aula 5 di Palazzo Antonini (via Petracco 8). Cornelia Klettke, dell’Università di Potsdam (Germania), parlerà sul tema “Leopardi e la comunicazione con il lettore. Riflessioni sull’inizio dello Zibaldone”. L’incontro è organizzato dal corso di dottorato interateneo Udine-Trieste in “Studi Linguistici e Letterari”.

Concentrandosi sull’inizio dello Zibaldone leopardiano, Klettke spiegherà come l’autore deleghi al lettore il compito di stabilire connessioni contestuali e la ricostruzione per conto proprio delle immagini, a partire dal carattere aperto del testo. «Leopardi – spiega Klettke – non costruisce alcun “edificio inoppugnabile”, ma si limita a bozze, impulsi temporanei e spunti di pensiero che possono essere organizzati nelle più diverse combinazioni. In questo contesto il lettore assume una parte creativa, svolgendo un ruolo di co-autore. Proprio nella sua vaghezza – secondo la relatrice –, che diviene impulso all’autosuggestione del lettore, risiede la qualità estetica del testo».

La professoressa Cornelia Klettke è docente di letterature romanze (italiana e francese) presso l’Università di Potsdam. Dopo essersi formata in filologia romanza, germanistica, filosofia e storia dell’arte presso le università di Kiel, Montpellier, Northampton (Massachusetts, Stati Uniti) e Perugia, ha insegnato in numerose università tedesche. Klettke è specializzata in letteratura francese, italiana, portoghese e spagnola del XX e XXI secolo. Ha pubblicato diversi studi su autori e autrici quali Jorge Luis Borges, Michel Tournier, Paul Valéry, Stéphane Audeguy, Philippe Claudel, Bernard-Marie Koltès, Yasmina Reza, Lydie Parisse, Pierre Klossowski, Cécile Wajsbrot e Claude Lévi-Strauss. Per l’area italiana si è occupata soprattutto di Dante, Ariosto, Luigi Pirandello, Italo Calvino, Luigi Malerba, Fernando Pessoa, Daniele Del Giudice, Andrea Zanzotto, Tiziano Scarpa, Niccolò Ammaniti, Andrea De Carlo e Antonio Tabucchi. Tra i suoi temi di interesse figurano l’umanesimo, il Rinascimento e l’Illuminismo, i rapporti franco-tedeschi, le intersezioni tra letteratura e altre discipline (arti figurative, fotografia, cinema, musica) e l’ecocritica.

Recentemente Klettke ha dedicato particolare attenzione agli studi su Giacomo Leopardi, fondando la “Forschungsstelle Leopardi” (Laboratorio Leopardi). Si tratta di un centro internazionale di ricerca su Leopardi presso l’Università di Potsdam, attivo nell’organizzazione di lezioni e conferenze sull’autore. Tra i progetti del centro di ricerca vi è la realizzazione, in collaborazione con Franco D’Intino dell’Università “La Sapienza” di Roma, della prima traduzione commentata in lingua tedesca dello “Zibaldone”, patrocinato dal Ministero italiano degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e dall’ambasciata d’Italia a Berlino. La pubblicazione del primo dei tre volumi (casa editrice Matthes & Seitz, Berlino) nella traduzione di Daniel Creutz, è previsto per l’ottobre 2024, in occasione della Frankfurter Buchmesse.