Azioni di pari opportunità dell’Università di Udine

Due esperte della Banca dati dei talenti femminili ai vertici del Polo tecnologico di Pordenone

Le buone prassi del distretto di imprese innovative della Destra Tagliamento

Grazie alla banca dati dei Talenti femminili dell’Università di Udine il Polo tecnologico “Andrea Galvani” di Pordenone può vantare due risorse femminili di talento in più. Si tratta di Paola Angela Maria Mazzurana, dottore di ricerca in scienze aziendali e docente presso la sede pordenonese all’Ateneo friulano, e di Claudia Turchet, revisore dei conti. Entrambe sono state individuate attraverso la banca dati dei Talenti femminili e inserite – nell’assemblea dei soci del luglio scorso per il rinnovo della cariche sociali – rispettivamente nel Consiglio di amministrazione, in rappresentanza della Regione, e come supplente nel Collegio sindacale. La banca dati dei Talenti femminili (http://talentifemminili.uniud.it) nasce sulla scia della legge 120/2011 che obbliga le società quotate e quelle a controllo pubblico a prevedere un equilibrio tra i generi all’interno degli organi di governo. Il Progetto è stato sostenuto da Regione Friuli Venezia Giulia, Fondazione Antonveneta, Confindustria Udine, Antonveneta-Gruppo Montepaschi.

«Da qui l’idea dell’Ateneo di Udine – spiega Marina Brollo, coordinatrice dell’iniziativa – di andare oltre l’adempimento legale, cioè di raccogliere in un data base profili di genere femminile caratterizzati da significative potenzialità per favorire non solo le società che cercano talenti femminili per attuare la legge, ma quelle aziende che vogliono sperimentare prassi virtuose ed etiche di governo societario».

«La banca dei Talenti femminili – evidenzia Francesca Visintin, del gruppo di lavoro della banca dati – è un prezioso serbatoio di competenze che contiene più di 150 profili di donne di talento vagliati dall’Università di Udine. Qui le imprese possono attingere per conoscere, contattare e inserire talenti femminili nelle loro organizzazioni aziendali».

Fra questi profili, numerosi sono quelli in possesso di laurea magistrale e dottorato di ricerca, caratterizzati da importanti esperienze precedenti in diversi settori e funzioni, sia a livello nazionale che internazionale. «Tocca ora alle nostre imprese ‘farsi avanti’ – sottolineano Brollo e Visintin – e cogliere questa opportunità per la loro crescita».

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