Inaugurato il Polo di Udine dell’Accademia nazionale dei Lincei

Centro locale della rete nazionale, dedicato alla ricerca didattica, all’aggiornamento e all’alta formazione degli insegnanti del territorio

Palazzo Garzolini di Toppo Wassermann, sede della Scuola Superiore, in cui sarà attivo il Polo didattico di Udine
Dare un contributo importante, autorevole e prestigioso alla formazione continua e permanente dei docenti delle scuole secondarie. È, in sintesi, l’obiettivo del Polo didattico di Udine della rete nazionale del progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola”. Il Polo, ventritreesimo fra quelli attivati in sedici regioni d’Italia e secondo, dopo quello di Pisa, ad essere avviato nell’ambito di una Scuola Superiore universitaria, è stato ufficialmente inaugurato questo pomeriggio. La cerimonia si è svolta online con la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni coinvolte nel progetto, e si è conclusa con la lectio magistralis “Il Problema di Apollonio” del matematico accademico dei Lincei Ciro Ciliberto.

Il Polo didattico di Udine ha visto il suo avvio nel settembre del 2019 con la sottoscrizione del protocollo di intesa fra l’Università di Udine e la Fondazione “I Lincei per la Scuola”, organismo nato per dar seguito al progetto ideato dall’Accademia nazionale dei Lincei. L’iniziativa è sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia.

Attraverso la Scuola Superiore di Udine, per sua natura dedicata a una formazione di eccellenza di carattere multidisciplinare, il Polo realizza corsi di formazione rivolti a docenti delle scuole, mirati a innovare la didattica nelle tre discipline chiave dell’italiano, della matematica e delle scienze, con particolare attenzione alla promozione della cultura digitale, e a contribuire a diffondere un metodo basato più sulla sperimentazione in classe che sul nozionismo.

«L’intenzione – spiega Andrea Tabarroni, referente del Polo udinese – è quella di coinvolgere in questa iniziativa il maggior numero di scuole in tutto il territorio friulano, fino alle aree montane. Due i punti di forza del Polo udinese – evidenzia Tabarroni –: il primo è il fatto di operare, attraverso una serie di convenzioni già avviate con la Regione e l’Ufficio Scolastico regionale, in grande sinergia con le istituzioni locali che si occupano di scuola. Il secondo aspetto caratterizzante è che questo Polo nasce nell’ambito di una Scuola di eccellenza, la Scuola Superiore di Udine, secondo caso in Italia dopo il Polo di Pisa con la Normale».

Dopo una pausa forzata dettata dalla pandemia, le attività di formazione, rivolte ai docenti delle scuole secondarie inizieranno in questo scorcio dell’anno 2020/21. I corsi previsti per il prossimo anno scolastico sono Matematica, Scienze della vita e Italiano e riguardano, quindi, le tre discipline chiave individuate dal progetto dei Lincei, ovvero la matematica, le scienze e l’italiano (lingua e letteratura). «Inoltre – annuncia Tabarroni – attiveremo altri due corsi: uno di cultura digitale, per rispondere anche alla forte spinta verso l’innovazione digitale a scuola, e uno di filosofia».

I corsi di aggiornamento organizzati dal Polo udinese rientrano nell’offerta ministeriale rispondendo all’obbligo di formazione degli insegnanti. Ciascuno ha la durata di 25 ore e si sviluppa attraverso lezioni, tenute da docenti della Scuola Superiore e dell’Università di Udine o invitati, e laboratori. Questi ultimi vedono il coinvolgimento di tutor individuati fra i docenti delle scuole superiori attraverso l’Ufficio Scolastico regionale.

Il progetto “I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale” è promosso dal 2010 dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con lo scopo di proporre e organizzare attività di formazione per i docenti, volte al miglioramento del sistema dell’istruzione, attraverso corsi di aggiornamento nelle tre discipline considerate dal progetto - italiano, matematica e scienze - e svolte con metodo laboratoriale.

Nel giugno 2015 è stata costituita la Fondazione “I Lincei per la Scuola” al fine di promuovere, attraverso specifici progetti, una nuova didattica nella scuola, di migliorare i sistemi d’istruzione e di formazione e di attivare una rete nazionale di Poli locali in grado di sviluppare, nella pluralità delle iniziative, una rinnovata metodologia di insegnamento delle suddette materie, capace di stimolare l’apprendimento del metodo scientifico e lo sviluppo della creatività e che possa incidere nel tempo su tutto il territorio nazionale.

All’inaugurazione del Polo sono intervenuti: il rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton; l’assessora regionale alla formazione, istruzione, ricerca e università, Alessia Rosolen; la dirigente generale dell’Ufficio Scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia, Daniela Beltrame; il presidente della Fondazione “I Lincei per la Scuola”, Luca Serianni; Michele Morgante, ordinario di Genetica dell’Università di Udine, membro dell’Accademia dei Lincei, componente del gruppo di lavoro del Polo udinese; il direttore della Scuola Superiore udinese, Alberto Policriti.

«Il progetto ideato dall’Accademia dei Lincei - ha detto il rettore Roberto Pinton - è fra le iniziative più innovative in tema di collaborazione università-scuola. Attraverso le attività del Polo didattico di Udine si potranno ampliare e consolidare le attività che da anni il nostro ateneo porta avanti in tema di didattica che ha alla base le conoscenze scientifiche, contribuendo all’intero percorso di formazione degli studenti e alla valorizzazione del ruolo degli insegnanti delle scuole».

«La Regione - ha ricordato l'assessora Alessia Rosolen - ha voluto affidare all’Ufficio Scolastico Regionale e alle Università degli Studi di Udine e Trieste, attraverso una convenzione, il compito di lavorare alla formazione del personale docente delle scuole per migliorare il sistema di istruzione e incrementare la disponibilità dell’offerta formativa di qualità in Friuli Venezia Giulia. Il coinvolgimento di questi enti e l’attenzione per tutto il territorio serve a rafforzare il legame tra scuola e università nel ripensare le dimensioni complesse del sistema educativo».

«Un sentito ringraziamento - ha esordito la dirigente generale Daniela Beltrame - va a tutti coloro che hanno promosso la sottoscrizione della Convenzione di novembre 2020 tra la Regione, le Università agli Studi di Udine e Trieste e l’Ufficio Scolastico Regionale. Le opportunità di formazione e aggiornamento che saranno offerte agli insegnanti delle scuole secondarie del Friuli Venezia Giulia nell’ambito del progetto “I lincei per una nuova didattica nella scuola” - ha continuato Beltrame - contribuiranno a migliorare sempre di più le competenze disciplinari, didattiche e metodologiche degli insegnanti, con importanti ricadute sugli apprendimenti dei nostri studenti. Si tratta infatti di corsi di formazione innovativi e altamente qualificati che offriranno ai docenti l’opportunità di migliorare ed innovare la didattica, di avvicinarsi alle nuove conoscenze scientifiche anche attraverso puntuali indicazioni metodologiche per stimolare l’apprendimento partecipato e motivato dei loro studenti. I dirigenti scolastici potranno collaborare attivamente ai progetti formativi nominando i docenti tutor delle rispettive scuole, con compiti di supporto delle attività didattiche e seminariali di carattere laboratoriale e di diffusione capillare delle informazioni relative alle attività poste in essere dal Polo didattico di Udine, anche al fine di consolidare il rapporto con la Scuola Superiore dell’Università di Udine».

«Il Polo udinese - ha sottolineato il presidente Luca Serianni - parte sotto i migliori auspici e con un programma giustamente ambizioso. Da un lato, perché, oltre ad attivare i tre corsi canonici, matematica, scienze e italiano, ha messo in cantiere per il prossimo anno anche la cultura digitale, la storia e la filosofia, allargando quindi considerevolmente il ventaglio dei saperi; dall’altro, per la specifica attenzione verso le scuole della parte montana della provincia, con l’obiettivo di una copertura del territorio realmente capillare».

«Il Polo di Udine - ha evidenziato Michele Morgante - potrà soddisfare quel bisogno di formazione continua e permanente dei docenti che, in particolare in alcune materie in rapida evoluzione, è oggi quanto mai importante per formare cittadini competenti e aggiornati. Agire sulla scuola e sugli insegnanti è fondamentale se si vuole incidere sul tessuto culturale italiano».

«La Scuola Superiore dell’Università di Udine - ha concluso il direttore Alberto Policriti - è entusiasta di poter ospitare il Polo di Udine e di poter contribuire al suo sviluppo. La Superiore è impegnata nella didattica interdisciplinare e nella ricerca di metodologie innovative: il rapporto con il Polo e con le sue proposte saranno il giusto ulteriore stimolo per la sua crescita culturale».

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