Laboratorio internazionale della comunicazione: al via a Gemona il 23 luglio

Prolusione del rettore De Toni. Tra gli ospiti , Guido Barilla (Fondazione Barilla Center for food&nutrition), il procuratore Nicola Gratteri e Cinzia Scaffidi (Slowfood)

È “Cibo gusto paesaggio. Vocazioni di Italia” il motto con cui si presenta quest’anno la 53ª edizione del Laboratorio internazionale della comunicazione in programma a Gemona dal 23 luglio al 14 agosto, il corso estivo per studiosi di italianistica unico nel suo genere e incardinato in Friuli Venezia Giulia dal 1980 in accordo tra l’Università di Udine e l’Università Cattolica di Milano e che, concordemente, lo sponsorizzano. Lo sostengono la Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia di Udine e il Comune di Gemona, la Comunità montana del Gemonese.

Ad alzare il sipario sull’edizione 2015, il taglio del nastro e la prolusione del rettore dell’Università di Udine, Alberto Felice De Toni, che il 24 luglio alle ore 19 alla Casa dello studente di Gemona svilupperà il tema “Vocazioni d’Italia” secondo le parole chiave che il Lab ha individuato quest’anno: Made in Italy, food, gusto, paesaggio (innovazione, impresa, tecnologie sociali, social media), termini che rappresentano vocazioni intrinseche della cultura del Paese.

Vocazioni da tutelare e valorizzare attraverso lapromozione della bellezza e della grande biodiversità umana e culturale della nostra penisola, figlia di un rapporto unico tra la civiltà umana e l’ambiente che l’ha ospitata per millenni. Il modo in cui costruiamo lo spazio in cui viviamo dice infatti molto di noi e determina il nostro modo di abitare il mondo. Nel rapporto con la terra l’uomo disegna anche il proprio futuro, ciò che reputa importante, quei valori che hanno la priorità nell’orientare l’esistenza collettiva. Vocazioni a cui il Lab 2015 cercherà di contribuire con tre settimane di intenso lavoro.

“Fin da subito quest’anno il Lab rende concreto il tema prescelto, dando contenuti affinché gli ospiti diventino veri Ambassador delle eccellenze del food e del paesaggio del Friuli Venezia Giulia e dell’Italia nei loro Paesi”, afferma il direttore del Lab, Emanuela DeMarchi, evidenziando peraltro la continuità della riflessione che questo evento sta portando avanti da alcuni anni.

“Nel 2011 il tema del futuro del Paese è stato affrontato con la Comunità di Sant’Egidio ponendo l’accento sulle parole chiave della solidarietà, della coesione e della cooperazione internazionale – ricorda DeMarchi –; nel 2012 se ne è parlato attraverso la moda e con Ottavio Missoni; nel 2013, le prospettive dell’Italia sono state lette e analizzate attraverso un altro settore strategico del Made in Italy, quello enogastronomico, con l’apporto di una personalità come quella di Carlo Petrini”. Proseguendo il felice e impegnativo itinerario, il Lab quest’anno ha chiamato a condividere la riflessione anche Guido Barilla, che il 28 luglio ritirerà il Gamajun international Award – Premio Bruno De Marchi, conferito alla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition di cui è Presidente.

Quest’anno, i 90 giovani studiosi, tra cui 6 discendenti di emigranti friulani, provenienti da 32 paesi (dall’Uruguay alla Cina, dal Kenya agli Usa) di quattro continenti, insieme al pubblico che interverrà nei tanti appuntamenti aperti alla comunità, avranno modo di condividere e celebrare una nuova idea di Paese, che guarda alla forza dei valori e delle eccellenze italiane legandole insieme: Made in Italy, cultura, ambiente ed enogastronomia.

 “L’Università di Udine è fiera della sua storica partnership con il Laboratorio di Gemona, una qualificata esperienza formativa e culturale di valenza internazionale”, ha affermato il rettore dell’Ateneo, Alberto Felice De Toni, dando il benvenuto al Lab 2015. Per Gemona la presenza del Laboratorio internazionale “è ormai una tradizione – ha detto il sindaco Paolo Urbani –. Per un mese la comunità vive nuove possibilità di incontro e sperimenta come la diversità sia momento di arricchimento e non motivo per costruire muri, come avviene altrove”.

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