Omaggio nel quarantennale della scomparsa

Pasolini e i classici antichi: a San Vito al Tagliamento omaggio a un classico moderno “contro”

Venerdì 4 dicembre, dalle 9, al teatro Arrigoni giornata dedicata al teatro, al cinema, alla poesia e alla lingua dell’intellettuale casarsese

Nel quarantennale dalla morte di Pier Paolo Pasolini, il progetto “Classici Contro”, promosso delle università di Venezia, Udine e Trento, propone venerdì 4 dicembre, dalle 9, al teatro Arrigoni di San Vito al Tagliamento (Pordenone), una giornata dedicata a questo grande autore moderno e al suo rapporto con la classicità greca e latina. “I classici di un classico contro”, questo il nome dell’omaggio a Pasolini, ospiterà le parole di studiosi e poeti che metteranno al centro della “scena” la disseminazione del sapere e la riflessione critica sull’intellettuale casarsese rivolgendosi, in particolare, ai giovani. 

Protagonisti della giornata saranno infatti gli studenti del liceo “Le Filandiere” e dell'Isis “Paolo Sarpi” di San Vito al Tagliamento, e dei licei “Leopardi-Majorana” di Pordenone, “Torricelli” di Maniago, “XXV aprile” di Portogruaro e “Montale” di San Donà di Piave. La direzione dell’evento, organizzato in collaborazione con il Comune di San Vito al Tagliamento, sarà a cura di Angelo Battel e Giovanni Tasca. 

Il programma della giornata prevede la mattinata, dalle 9 alle 13, dedicata al “tragico”, fulcro dell’elaborazione pasoliniana dell’antico. Introdurrà la sessione, intitolata “Miti e immagini contro”, Luciano De Giusti, docente e critico cinematografico dell’Università di Trieste. Seguiranno gli interventi di tre giovani studiosi: Andrea Cerica (Università di Pisa - Aletheia Ca' Foscari) e Francesca Tuscano (Università di Udine) parleranno rispettivamente di Edipo re e di Medea, mentre Filippomaria Pontani si occuperà del film-documentario Appunti per un’Orestiade africana, opera proiettata postuma solo in alcuni cinema d’essai, proprio nel ‘75. 

Alle 18, il foyer e la platea del teatro, aperti al pubblico, esporranno quaranta ritratti pasoliniani di Luciano De Nicolo, artista di Pieve di Soligo (Treviso). La mostra “Quaranta ritratti corsari”, presentata da Angelo Battel e da Giovanni Tasca, vedrà anche l’intervento del poeta Luciano Cecchinel sul rapporto fra Pasolini e il dialetto casarsese. 

“Classici ribelli per il nostro tempo” è il tema della serata che si svilupperà dalle 20.30, introdotta da Gian Mario Villalta, che riprenderà il discorso sulla terra del Friuli e la lingua di Pasolini. Seguirà Elena Fabbro, grecista dell’Università di Udine, che prenderà in esame la tragedia Pilade, immaginaria continuazione della trilogia di Eschilo e, soprattutto, uno dei sei drammi che Pasolini compose nel 1966 per fondare un «nuovo teatro» di «parola», erede a suo dire di quello ateniese di V secolo. Chiuderanno la serata gli interventi di Alessandro Iannucci (Università di Bologna) e di Andrea Cerica (Università di Pisa), con le sequenze finali dell’Edipo re, sempre all’insegna del mito edipico e del tragico. 

Per maggiori informazioni sulla giornata, a ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili, consultare la pagina web http://lettere2.unive.it/flgreca/PasoliniClassiciContro.htm

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