Repubblica della Carnia: concluso il convegno internazionale di studi

Si è concluso oggi ad Ampezzo - nel centro che fu la sede del Governo della Repubblica Partigiana della Carnia e dell'Alt Friuli - il convegno internazionale di studi, che l'Università di Udine e la Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con l'Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, hanno dedicato a questa importante vicenda storica.
 
Dopo le sessioni di ieri, tenute all'Università di Udine e dedicate al confronto con le Repubbliche Partigiane Europee e Italiane, l'incontro di Ampezzo ha fatto il punto sulle più recenti ricerche sulla Zona Libera della Carnia e dell'Alto Friuli. Nuovi temi e nuove prospettive di studio sono emerse. Ad esempio il problema cardine della violenza nei rapporti tra resistenti e popolazione, la difficile mediazione svolta dal clero, i caratteri del governo repubblicano, il significato della rielaborazione che la Resistenza attraverserà nel dopoguerra.
 
Nelle sessioni di ieri - presiedute rispettivamente da Luigi Ganapini (Università di Bologna) e da Umberto Sereni - hanno portato il loro contributo Gustavo Corni, che ha fornito un quadro generale delle repubbliche partigiane in Europa; Olivier Wieviorka, che si è soffermato sull'esperienza dei "maquis" francesi; Simone Bellezza, che ha portato gli studiosi presenti nelle repubbliche partigiane dell'allora Unione Sovietica, ed Eric Gobetti, che si è soffermato invece sulla Jugoslavia del 1943. Sandro Peli ha invece posto il tema del "perché" si verificò l'esperienza delle repubbliche partigiane, che Thomas Schlemmer ha analizzato in rapporto alla "reazione" delle forze d'occupazione tedesche; Michael Koschat si è invece soffermato sul rapporto con le forze alleate e Chiara Fragiacomo ha indagato l'apporto femminile alle repubbliche partigiane e alla costruzione della "nuova democrazia".
 
La sessione di stamani ad Ampezzo - presieduta da Andrea Zannini (Università di Udine) - ha visto la partecipazione di Matteo Ermacora, Alberto Buvoli, Liliana Ferrari, Monica Emmanuelli, Fabiana di Brazzà e Fulvio Salimbeni, che hanno analizzato vari aspetti legati specificamente alla Repubblica della Carnia. Le considerazioni conclusive sono state del presidente nazionale dell'Anpi, Carlo Smuraglia.
 
"In conclusione - ha affermato il prof. Zannini - credo di poter sostenere che il dossier della Repubblica della Carnia e dell'Alto Friuli è ancora aperto e vitale e che ci sarà ancora molto da lavorare per implementare gli studi finora condotti e per giungere a nuovi documenti".
 
FONTE: ARC - AGENZIA REGIONE CRONACHE (REGIONE FVG)

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