Presentazione martedì 15 aprile a Palazzo Antonini

Scritti in omaggio a Maria Amalia D'Aronco

Due volumi di saggi e ricerche pubblicati dalla Forum

Si terrà martedì 15 aprile, alle 16, nella sala convegni di Palazzo Antonini, in via Petracco 8 a Udine, la presentazione della raccolta di scritti in onore di Maria Amalia D’Aronco “…un tuo serto di fiori in man recando”. L’opera, edita dalla Forum, sarà presentata da Andra Csillaghy. All’incontro porteranno i saluti Furio Honsell, Antonella Riem, Sergio Cappello e Vincenzo Orioles. Saranno presenti le curatrici Silvana Serafin e Patrizia Lendinara. «L’opera – spiegano Serafin e Lendinara – vuol essere un tributo e un doveroso riconoscimento per l’attività di una studiosa di fama internazionale i cui contributi scientifici costituiscono un punto di riferimento per serietà metodologica e originalità d’indagine».

Maria Amalia D’Aronco è prorettore e responsabile dei rapporti internazionali dell’Università di Udine. Memoria storica dell’Ateneo, protagonista di primo piano della vita sociale e culturale del capoluogo friulano è da sempre punto di riferimento dell’intera accademia. Professore ordinario di Filologia germanica, si interessa soprattutto della lingua inglese del periodo tardo medievale ed è autrice di numerosi contributi scientifici pubblicati su riviste nazionali e internazionali. È stata tra i fondatori del dipartimento di Lingue e letterature germaniche e romanze che ha poi diretto per due mandati. È tra i fondatori del Centro internazionale alti studi latino americani e direttore responsabile della rivista “Il Bianco e il Nero”. 

L’opera “…un tuo serto di fiori in man recando” è suddivisa in due volumi. Il primo raccoglie le riflessioni che amici e colleghi dell’Ateneo dedicano alla D’Aronco. I saggi spaziano da analisi di carattere linguistico e di prassi traduttoria a indagini di tipo storico e scientifico, ricerche sulla letteratura di lingua inglese,francese e spagnola, compresa la variante ispano-americana. Il secondo volume raccoglie i contributi di colleghi italiani e stranieri su tematiche filologiche. Gli argomenti di una parte dei saggi sono quelli cari alla D’Aronco: il vasto campo della civiltà anglosassone e del primo medio inglese, nel suo doppio versante volgare e latino.