Appuntamento venerdì 8 febbraio in via Tomadini a Udine

Cambiamenti climatici e innovazione tecnologica: quali opportunitá per le imprese e il mercato?

Sfide e opportunità per il “made in Italy” e il “made in Friuli” di fronte alle trasformazioni in atto negli equilibri ecologici, sociali ed economici

La sfida a cui il mondo è chiamato per affrontare i cambiamenti climatici e le loro conseguenze apre imprevedibili spazi all’innovazione tecnologica e organizzativa, legati alle trasformazioni fondamentali che dovranno essere affrontate nel modo di produrre e di consumare. Attorno a questo tema il Dipartimento di scienze economiche e statistiche (DIES) dell’Università di Udine, in collaborazione con IAERE (Associazione italiana degli economisti delle risorse naturali e dell’ambiente) e Vicino/lontano, organizza un incontro pubblico di discussione dal titolo I cambiamenti climatici: sfide e opportunità per l’Italia e il Friuli Venezia Giulia, in programma venerdì 8 febbraio dalle 17 alle 19.30 nella sala Tomadini del polo economico di via Tomadini 30/a. L’appuntamento si svolge a chiusura della 7a Conferenza internazionale della IAERE, che si svolgerà a Udine il 7 e 8 febbraio prossimi. L’iniziativa è sostenuta da Bluenergy, Civibank e SAF.

«Ci sono sempre meno dubbi - anticipa Antonio Massarutto, docente di economia applicata dell’Università di Udine - che la causa dell’aumento globale delle temperature sia di origine antropica e che i fenomeni estremi che ne sono conseguenza comporteranno cambiamenti epocali per gli equilibri ecologici, ma anche sociali ed economici. L’analisi economica si confronta con questi temi da molteplici angolature: quali costi dovremo sopportare, e chi ne sarà maggiormente gravato? Cosa è opportuno fare, già da oggi, per contrastare questi fenomeni o per mitigarne gli effetti? Chi e come può intervenire? Quali strumenti si possono mettere in campo per orientare la necessaria transizione? Saranno necessari nuovi stili di vita, nuovi prodotti, nuovi materiali, nuovi modelli improntati alla circolarità, all’efficienza energetica, al contenimento delle impronte ecologiche, al risparmio di materia. Per le imprese si apre quindi un nuovo mercato, carico di opportunità che il “made in Italy” e il “made in Friuli” devono essere pronti a cogliere».

All’incontro, che sarà moderato da Franceco Marangon e Antonio Massarutto del Dipartimento di scienze economiche e statistiche dell’Ateneo friulano, parteciperanno Simone Borghesi, dell’Università di Siena, Francesco Bosello, dell’Università Statale di Milano, Alfredo De Girolamo, presidente di Cispel Toscana e membro del CDA dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – ISPRA di Roma, Stefano Micheletti, dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente – ARPA del Friuli Venezia Giulia. I lavori si concluderanno con l’intervento dell’assessore regionale all’ambiente ed energia, Fabio Scoccimarro.

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