Premi di laurea sui temi dell’innovazione sociale e della sostenibilità

La Fondazione Pietro Pittini ha premiato due studentesse del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche

Al centro le due premiate con Marina Pittini, a sinistra, e Roberto Pinton, a destra, e i docenti del Dies che hanno guidato il percorso di studi delle neodottoresse
Prosegue l’impegno della Fondazione Pietro Pittini sui temi dell’innovazione sociale e della sostenibilità. Lo scorso mercoledì 7 luglio si è infatti tenuta, alla presenza del magnifico rettore dell’università di Udine, Roberto Pinton, e della presidente della Fondazione, Marina Pittini, la cerimonia di consegna, che segue quella già avvenuto lo scorso febbraio, di due ulteriori premi di laurea su queste tematiche oggi così centrali per tutti.

La Fondazione Pietro Pittini ha infatti istituito, per l’anno accademico 2020/2021, 5 premi di laurea rivolti a studenti di laurea magistrale del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche dell’Università degli Studi di Udine che scelgano di affrontare i temi dell’innovazione sociale e della sostenibilità all’interno dei propri elaborati finali.

Marta Ciganotto ed Elisa Cosattini sono le due studentesse che la Commissione di valutazione ha scelto di premiare, in questa tornata, sulla base di criteri tra cui l’attinenza dell’elaborato rispetto all’argomento, la struttura, la completezza e complessità dell’elaborato, l’originalità e spunti critici e l’ampiezza dell’apparato bibliografico.

Siamo felici di proseguire questa proficua collaborazione con l’Università degli Studi di Udine che conferma la sua attenzione e sensibilità verso queste tematiche” dichiara Marina Pittini, Presidente della Fondazione Pietro Pittini che prosegue “oggi assistiamo, soprattutto con riguardo alle nuove generazioni, ad una crescente ricerca di modelli dove la dimensione sociale e di tutela degli ecosistemi diventano elementi fondanti del fare impresa. Secondo una ricerca di Deloitte per oltre 9 giovani su 10 lavorare per un’azienda responsabile a livello sociale e ambientale costituisce elemento di fondamentale importanza. Il principio stesso del profitto, che sta alla base del sistema capitalistico, spinge a considerare nuove strade in cui neppure gli utili saranno sufficienti se non si prendono in considerazione le variabili di sostenibilità nelle scelte strategiche; emerge quindi a gran voce l’esigenza di un bilanciamento tra gli interessi economici, ambientali e sociali”.

“L’Università di Udine – sottolinea il rettore Roberto Pinton – è profondamente grata alla Fondazione Pietro Pittini e alla sua Presidente per questi premi di laurea che valorizzano e incoraggiano gli studi dedicati alla sostenibilità e all’innovazione sociale, temi oggi più che mai fondamentali per sviluppare una economia e un sistema sociale migliori. Tematiche a cui l’Ateneo friulano dedica massima attenzione. Alle studentesse neo laureate del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche che hanno ottenuto il premio vanno le nostre più vive congratulazioni e l’apprezzamento a chi le ha guidate in una tappa finale di un percorso di studi davvero eccellente”.

Il bando per la concessione dei premi di laurea, riservato agli studenti magistrali del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche, è stato prorogato a tutto l’anno 2021. La domanda di partecipazione e tutte le informazioni utili sono disponibili direttamente sul sito web della Fondazione.

Le 2 studentesse premiate:

Marta Ciganotto si è laureata con una tesi dal titolo “Sostenibilità e internazionalizzazione. Le esperienze di I.CO.P GROUP, MANNI GROUP e PMP INDUSTRIES GROUP”; ha lavorato sulla sostenibilità, innovazione ambientale e internazionalizzazione, analizzando il vantaggio competitivo dell’innovazione ambientale, nonché la creazione di nuovo valore sociale e culturale che l’azienda si porta dietro seguendo la visione strategica di imprenditori che guardano anche alle persone e all’ambiente. In che misura l'innovazione ambientale può aumentare la propensione delle imprese ad espandersi nei mercati esteri e in che misura l'internazionalizzazione può contribuire ad aumentare l'attitudine delle imprese ad investire in sostenibilità con una visione di medio-lungo periodo e quali sono i fattori chiave che giocano un ruolo fondamentale in questo senso: questo uno dei punti toccati nella tesi di Marta.

Elisa Cosattini nella sua tesi “Renewable biological resources and the conversion of waste streams into value added products: circular economy in the cosmetics industry”, ha trattato il tema della circolarità nel settore cosmetico focalizzando l’attenzione ai materiali utilizzati nel confezionamento al fine di mantenere inalterate l’efficacia della formulazione, l’assenza di contaminazione microbiologica o di elementi esterni come i raggi UV e l’ossigeno, e la capacità di soddisfare le richieste estetiche dei consumatori. Nella sua tesi Elisa ha analizzato un nuovo tipo di sviluppo economico che risponda alle sempre più pressanti richieste che il green movement invoca, in particolare sulla grande quantità di rifiuti costituite dal polimero delle plastiche monouso; l’argomento delle bioplastiche si configura come interessante stimolo che favorisce lo sviluppo di un mercato cosmetico parallelo a quello tradizionale e improntato alla produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici naturali accompagnato da una spinta verso materiali biodegradabili nel confezionamento dei cosmetici.

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