Coinvolti in due anni scolastici oltre 400 ragazzi delle superiori

Ambiente e sostenibilità delle città, i risultati del progetto europeo Pulchra

Il 14 ottobre, dalle 9, al polo dei Rizzi, l’incontro finale sulle attività svolte in collaborazione tra l’Ateneo di Udine e cinque scuole della regione

Laboratori all’aperto, biodiversità, aree verdi e paesaggi urbani: offrono numerosi spunti di riflessione dieci progetti sviluppati, nel corso di un biennio, da 420 ragazzi di cinque istituti superiori del Friuli Venezia Giulia nell’ambito di Pulchra, progetto europeo finanziato dal programma Horizon 2020. Coordinato in Italia dall’Ateneo friulano, ha promosso tra gli studenti la conoscenza scientifica attraverso la sfida dello sviluppo sostenibile delle città. I risultati delle attività svolte negli anni scolastici 2020/2021 e 2021/2022 – con il coinvolgimento di una ventina di docenti e di altrettanti esperti esterni (tra ricercatori e referenti di associazioni e imprese) – saranno presentati venerdì 14 ottobre a Udine, dalle 9, nelle Aule Feruglio del polo universitario dei Rizzi (via delle Scienze 210).

Le scuole presenti all’evento finale – ciascuna ha sviluppato due progetti, uno per anno scolastico – sono: gli istituti statali di istruzione superiore (Isis) “Bassa friulana” di Cervignano del Friuli e “Magrini-Marchetti” di Gemona del Friuli, il Liceo scientifico “Copernico” di Udine, l’Istituto tecnico statale “Deledda-Fabiani” di Trieste e l’Istituto di istruzione superiore "Il Tagliamento" di Spilimbergo.

L’incontro di venerdì sarà inaugurato, alle 9, dai saluti di Edi Piasentier, direttore del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali, e di Salvatore Amaduzzi, delegato del Rettore per la Sostenibilità. Alle 9.15 interverranno sul progetto Pulchra i coordinatori Maurizia Sigura e Marco Contin, del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali.

Alle 9.30 spazio alle esperienze delle scuole. La rappresentanza del Liceo scientifico “Copernico” illustrerà il progetto “Biodiversità in città: tutela degli insetti impollinatori”, che percorre le tappe di costruzione dei bug hotel (piccoli rifugi per insetti utili) e di raccolta dati, analisi e divulgazione.
Seguirà l’Its “Deledda-Fabiani” di Trieste, che si è concentrato sul progetto “Aree verdi per la connettività ecologica”: gli studenti hanno mappato le aree verdi in città, creato aiuole presso la scuola per favorire gli impollinatori e propongono un marchio per sensibilizzare i cittadini al tema.
L’Iis "Il Tagliamento" di Spilimbergo interverrà poi sul progetto “Aree coltivate multifunzionali come laboratorio di sostenibilità”: gli studenti si sono concentrati sulla riduzione dei consumi di acqua e sull’uso di sensori Arduino per il monitoraggio di aria e acqua, per un’agricoltura più efficiente e sostenibile in ambiente di serra.

La mattinata proseguirà con l’intervento dell’Isis “Magrini-Marchetti” di Gemona del Friuli, che illustrerà i risultati di “Rigenerare lo spazio urbano in un ambiente sano, connesso e resiliente”: l’esplorazione in campo ha permesso di rilevare varie criticità e di proporre soluzioni per una migliore vita in città.
L’Isis della Bassa Friulana di Cervignano del Friuli presenterà infine il progetto “Aree verdi come laboratorio ambientale”: i ragazzi hanno analizzato acqua, suolo e vegetazione presso il Parco Pradulin di Cervignano creando un laboratorio all’aperto accessibile a tutti.
A seguire, verso le 12, sarà proposta una sintesi e successivamente la visita al campus universitario.

«I punti di forza del progetto europeo – spiegano i coordinatori locali Maurizia Sigura e Marco Contin – sono stati l’approccio multidisciplinare con docenti di scienze biologiche, chimica, lingua inglese, comunicazione disegno, arte, tecnologia, informatica, agronomia, elettromeccanica, design e comunicazione. Tutte le scuole coinvolte hanno lavorato secondo l'approccio open schooling, ossia aprendosi al territorio, coinvolgendo esperti esterni per approfondire i temi ambientali e organizzando incontri per presentare le idee degli studenti alla comunità scolastica e a quella civile. Nel corso del biennio, sono stati coinvolti rappresentati di associazioni e amministrazioni locali, con i quali è stato instaurato un dialogo costruttivo per una possibile concretizzazione delle proposte sviluppate dai ragazzi».

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