Scuola di Geriatria: gli specializzandi entrano alla Quiete di Udine

Asp, Fondazione Morpurgo Hoffman e Università friulana uniti in convenzione

Si aprono le porte dell’Azienda per i servizi alla persona La Quiete per gli studenti della Scuola di specializzazione in geriatria grazie alla convenzione, siglata ieri negli spazi della Clinica medica del nosocomio udinese, che unisce l’Asp, la Fondazione Morpurgo Hoffman e l’Ateneo friulano.

«È un accordo che rinforza la volontà di integrazione con il territorio che c’è da parte dell’ateneo – ha sottolineato il prorettore nonché direttore del Dipartimento di medicina interna del Santa Maria della Misericordia, Leonardo Sechi – e al tempo stesso sarà in grado fluidificare i flussi di accesso in entrata e in uscita dall’ospedale di tutti quei pazienti considerati cronici». La convenzione consentirà agli studenti «di interagire con le strutture del territorio – ha osservato il direttore della Scuola di specializzazione in geriatria, Alessandro Cavarape –. Inoltre gli specializzandi entreranno in contatto diretto non solo con la fase acuta della malattia, come può accadere fra i corridoi di un ospedale, ma anche in quella quotidianità. Saranno tre gli studenti impegnati a rotazione nell’Asp di via Sant’Agostino e la scuola ha già assegnato tre borse di studio ad altrettanti giovani che potranno portare la loro filosofia lavorativa fatta di stimoli e attenzione all’interno della Quiete».

Secondo i dati forniti dall’Istat, il Friuli Venezia Giulia è la seconda regione in Italia per aspettativa di vita dopo la Liguria. «In questi anni siamo davanti alla più grande rivoluzione dei nostri tempi – ha spiegato il presidente della Quiete, Aldo Gabriele Renzulli – perché del pianeta della senescenza se ne sa ancora pochissimo. E proprio in quest’ottica la Quiete, assieme con l’azienda ospedaliero universitaria e l’Ass 4, ha avviato un accordo quadro che mano a mano si sta traducendo in azioni sul campo che colpiranno obiettivi strategici come la solitudine, l’ipoacusia, la cecità e i problemi legati alla perdita della memoria. In questo modo intendiamo fare nascere una cultura dell’anziano che, in una regione come il Fvg, all’avanguardia nell’oncologia e nella pediatria, ancora manca».

Nel patto a tre siglato ieri, parte integrante è anche la Fondazione Morpurgo Hoffman che si impegnerà per favorire la ricerca sulle problematiche legate alla senescenza. «È un’iniziativa che sposa a pieno gli scopi statutari – ha commentato il presidente della Fondazione, Michele Basso – e non posso che apprezzare l’impiego di risorse a favore di giovani professionisti e operatori».

I tempi e le modalità di svolgimento dei compiti assistenziali nonché la tipologia degli interventi che il medico in formazione specialistica dovrà eseguire direttamente sul campo saranno concordati dal Consiglio della Scuola di specializzazione con la Direzione dell’Asp La Quiete e con i dirigenti responsabili delle strutture stesse.

FONTE: LA QUIETE

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