Concluso con successo il progetto Hadriaticum Data Hub (HATCH)

A Spalato l'evento finale del progetto Interreg Italia-Croazia coordinato dal Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali

Progetto Hatch, foto di gruppo dei vari referenti

L'Università degli Studi di Udine ha partecipato al progetto Interreg Italia-Croazia HATCH: Hadriaticum Data Hub, coordinato dalla dr Sabina Susmel del dipartimento di4a e conclusosi con successo a fine Giugno 2023.

L'obiettivo principale del progetto HATCH era quello di capitalizzare i risultati di progetti precedentemente condotti all’interno del Programma Interreg Italia-Croazia VA CBC 2014-2020: ECOMAP, ECOSS, SASPAS, AdSWiM, WATERCARE, CREW, SOUNDSCAPE. La collaborazione di sei partner di progetto e di cinque organizzazioni di esperti esterni provenienti dall'Italia e dalla Croazia ha dato vita al consorzio HATCH da cui è nato HATCH Data Hub, una geo-piattaforma che unifica i risultati di vari programmi di ricerca e monitoraggio svolti in mare Adriatico e li adatta per l'implementazione nella pianificazione dello spazio marittimo.

La continua espansione e crescita delle attività umane in mare espone l'ambiente marino a numerose minacce derivanti da vari settori come il turismo, la pesca e l'acquacoltura, le attività di estrazione e il traffico marittimo, solo per citarne alcuni. I cambiamenti climatici e l'inquinamento rappresentano un'ulteriore pressione a cui sono esposti i fragili ecosistemi del Mare Adriatico. La pianificazione dello spazio marittimo è uno dei mezzi che aiutano a preservare la salute dell'ambiente marino e la biodiversità. Si tratta di un processo che coinvolge le parti interessate di vari settori con l'obiettivo di organizzare le attività umane in mare e armonizzare esigenze spesso contrastanti: ecologiche e socio-economiche. Una conoscenza approfondita dello stato dell'ambiente marino e delle attività antropiche che in esso si svolgono diventa necessaria.

I programmi di ricerca e monitoraggio condotti nell'ambito dei precedenti progetti del Programma Interreg Italia-Croazia hanno migliorato significativamente le nostre conoscenze sullo stato del Mare Adriatico e sulla sua esposizione agli impatti antropici. In particolare, le ricerche hanno riguardato la diffusione di composti chimici nell'ambiente marino, i parametri microbiologici e dei nutrienti alle foci di diversi fiumi adriatici e in prossimità degli scarichi degli impianti di depurazione. Inoltre, sono stati studiati lo stato della biodiversità, la distribuzione e lo stato di conservazione delle piante marine e degli habitat bentonici, nonché i rifiuti marini e i livelli e la distribuzione del rumore subacqueo.

Il risultato principale del progetto HATCH è lo sviluppo di una geo-piattaforma che includa e rappresenti i risultati armonizzati dei programmi di ricerca e monitoraggio. Oltre alla geopiattaforma, il progetto HATCH ha sviluppato delle linee guida per i pianificatori e i responsabili politici sull'uso ottimale del geoportale ed è stato inoltre elaborato un piano di sfruttamento che analizza le conoscenze, i metodi e le tecnologie esistenti e propone soluzioni basate sulle problematiche individuate.

Durante il suo anno di vita, il progetto HATCH ha condotto azioni di networking e visibilità, tra cui visite di studio, azioni congiunte con altri progetti e iniziative dell'UE, presentazioni pubbliche e incontri. Attraverso tre visite di studio dei partner del progetto e di esperti esterni nella laguna di Venezia, nella laguna di Marano-Grado e a Lussingrande, i partecipanti hanno scambiato esperienze tra loro e con gli attori locali coinvolti nella conservazione delle acque marine e costiere. Il progetto HATCH è stato presentato anche in occasione di altri eventi del Programma Interreg Italia-Croazia, RESISTANCE e CREATE, nonché al forum annuale di EUSAIR tenutosi a Sarajevo e all'evento annuale del Programma Interreg Italia-Croazia tenutosi a Venezia.

Per ottenere il sostegno del pubblico alla conservazione dell'ambiente marino, sono stati coinvolti il pubblico in generale e le generazioni più giovani, dall'età della scuola materna agli studenti universitari, attraverso una serie di presentazioni pubbliche, attività sul campo e visite studio. Ad esempio, i partner di HATCH hanno tenuto presentazioni e workshop nell'ambito degli eventi del Festival della Scienza a Spalato e Pola, in Croazia, della Sharper Night ad Ancona e di Sealogy a Ferrara, in Italia. Il progetto è stato inoltre presentato al grande pubblico durante la regata Barcolana a Trieste e agli studenti universitari durante la visita di studio all'impianto di depurazione di Fano.

Il progetto si è concluso con la conferenza finale tenutasi a Spalato, dove tutti i partner del progetto e gli esperti esterni si sono riuniti insieme ai rappresentanti del Programma Interreg Italia-Croazia e di altri progetti per presentare i principali risultati del progetto e discutere le sinergie e le opzioni per future collaborazioni. Il team del progetto HATCH è grato a tutti coloro che hanno partecipato o contribuito al progetto e si augura una futura collaborazione per la salvaguardia del Mare Adriatico.