Dal 16 al 25 luglio, con oltre 70 scienziati da tutto il mondo
Dal trasporto di sedimenti all’inquinamento da microplastiche: A Udine una conferenza internazionale e una scuola avanzata
Organizzate sotto il coordinamento del CISM e del Laboratorio di Fluidodinamica Multifase dell’Università di Udine

Da mercoledì 16 a venerdì 25 luglio, Udine sarà al centro del dibattito scientifico internazionale sulla fluidodinamica delle particelle non sferiche in flussi turbolenti, grazie a due eventi di alto profilo organizzati sotto il coordinamento del Laboratorio di Fluidodinamica Multifase dell’Università di Udine.
Il programma si apre con la Conferenza Internazionale Euromech dedicata alla “Dynamics of Non-Spherical Particles in Turbulent Flows”, che si terrà da mercoledì 16 a venerdì 18 luglio. L’evento riunirà oltre 70 scienziati provenienti da università e centri di ricerca di eccellenza in Austria, Canada, Cina, Francia, Germania, Giappone, India, Israele, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia e Svizzera. Tra gli enti rappresentati figurano istituzioni di primo piano come TU Wien, Tsinghua University, ETH Zurigo, University of British Columbia, IIT Madras, Technion, KTH Stoccolma, e numerose università italiane.
A seguire, da lunedì 21 a venerdì 25 luglio, si terrà una scuola avanzata rivolta a dottorandi, ricercatori e professionisti dell’industria, con l’obiettivo di approfondire le metodologie per lo studio dei flussi multifase contenenti particelle complesse.
Entrambi gli eventi si svolgeranno presso il CISM – Centro Internazionale di Scienze Meccaniche di Udine, in piazza Garibaldi 18.
Durante la conferenza saranno presentati i più recenti risultati di ricerca, le tecniche sperimentali e numeriche più all’avanguardia e nuovi approcci per l’analisi dei fenomeni legati alla presenza di particelle di forma irregolare in flussi turbolenti. Queste includono microplastiche, sedimenti fluviali e materiali vulcanici, con applicazioni che spaziano dall’ambiente all’energia, fino all’industria di processo.
«La scuola – spiega Cristian Marchioli, coordinatore dell’iniziativa insieme a Rene van Hout del Technion – mira a diffondere le conoscenze sulle metodologie disponibili per migliorare i processi ambientali e industriali che coinvolgono particelle non sferiche. Queste, nella realtà, sono la norma, mentre la sfera è solo un’approssimazione matematica. Tenere conto della loro forma reale è cruciale per ottimizzare processi come la produzione della carta da fibre di cellulosa, la combustione in centrali a biomassa o il monitoraggio della dispersione di microplastiche in mari e atmosfera. Le tecniche discusse rappresentano strumenti fondamentali per l’innovazione e lo sviluppo tecnologico, andando oltre i confini della sola ricerca accademica.»
«Il fatto che questi eventi si svolgano a Udine – conclude Marchioli – è un riconoscimento del ruolo scientifico raggiunto dal nostro Laboratorio e del valore nazionale e internazionale dell’Ateneo friulano, da sempre impegnato nella promozione della ricerca e nella diffusione del sapere a livello globale.»