12 Aprile 2005
Appuntamento della Clinica di Ostetricia giovedì 14 aprile
Policlinico, nuova tecnica senza rischio per la diagnosi della sindrome di Down
Il punto e le novità nel seminario sulla dignostica prenatale
Una giornata per fare il punto sulle più moderne tecniche dell’ecografia ostetrica e sulle possibilità di diagnostiche delle malformazioni fetali. Giovedì 14 aprile dalle 15 nell’aula Magna del corso di laurea in Ostetricia in viale Ungheria 18, a Udine, il Policlinico, la cattedra di Ginecologia e ostetricia e il Laboratorio di analisi cliniche dell’università di Udine organizzano il “Seminario interdisciplinare: la diagnosi prenatale”. Un appuntamento dedicato a tutti gli specialisti del settore, realizzato in concomitanza con il via, presso il Laboratorio di analisi chimiche del Policlinico universitario, del dosaggio autonomo dei marcatori biochimici per l’ultrasceen, secondo un software dedicato. Una procedura, questa, che consente una valutazione del rischio di sindrome di Down con il vantaggio di non far correre rischi né alla madre, né al nascituro. Essa è applicata soltanto in pochi centri della regione abilitati a tale procedimento, che richiede rigorosi e precisi criteri di esecuzione, tanto che gli operatori devono sostenere esami continui e ogni 6 mesi controlli ristretti sul loro operato.
«Queste tecniche diagnostiche – spiega il direttore della clinica di Ginecologia e ostetricia del Policlinico universitario, Diego Marchesoni – rivestono un ruolo fondamentale in quanto consentono di effettuare uno screening prenatale non invasivo sulla sindrome di Down, con una sensibilità diagnostica dell’80%». Nel corso del seminario interverranno Filiberto Maria Severi, della clinica di Ostetricia e ginecologia dell’università di Siena, su “Screening delle aneuploidie nel I trimestre di gravidanza”, Fabio Springolo, della clinica di Ginecologia e ostetricia del Policlinico universitario di Udine, su “Translucenza nucleare nel I trimestre di gravidanza: nostra esperienza”. R. Simeone e Maria Ceraudo, del Laboratorio di analisi cliniche del Policlinico udinese, parleranno rispettivamente degli “Screening prenatali di aneuploidie cromosomiche: test combinato” e dei “Marcatori biochimici di anomalia cromosomica nel I trimestre di gravidanza e test combinato”.
«Queste tecniche diagnostiche – spiega il direttore della clinica di Ginecologia e ostetricia del Policlinico universitario, Diego Marchesoni – rivestono un ruolo fondamentale in quanto consentono di effettuare uno screening prenatale non invasivo sulla sindrome di Down, con una sensibilità diagnostica dell’80%». Nel corso del seminario interverranno Filiberto Maria Severi, della clinica di Ostetricia e ginecologia dell’università di Siena, su “Screening delle aneuploidie nel I trimestre di gravidanza”, Fabio Springolo, della clinica di Ginecologia e ostetricia del Policlinico universitario di Udine, su “Translucenza nucleare nel I trimestre di gravidanza: nostra esperienza”. R. Simeone e Maria Ceraudo, del Laboratorio di analisi cliniche del Policlinico udinese, parleranno rispettivamente degli “Screening prenatali di aneuploidie cromosomiche: test combinato” e dei “Marcatori biochimici di anomalia cromosomica nel I trimestre di gravidanza e test combinato”.