Fondazione Friuli è fra le 18 Fondazioni di origine bancaria che sostengono Ager

Lotta alla moria dei kiwi: Ateneo capofila di un progetto nazionale sostenuto da Ager

Ricerca triennale finanziata con 800 mila euro che studierà le origini, farà la diagnosi e indicherà strategie di controllo e prevenzione

Trovare nuove soluzioni utili a contrastare la “moria del kiwi” (Kiwifruit wine decline syndrome – Kvds), una pericolosa malattia che da più di dieci anni sta mettendo in ginocchio l’intera filiera in Italia. È quanto si propone il progetto di ricerca nazionale “Sos kiwi” coordinato dall’Università di Udine, in collaborazione con la Fondazione Agrion e gli atenei di Napoli “Federico II”, Reggio Calabria “Mediterranea” e Torino. La malattia colpisce le radici della pianta, che perde foglie e di conseguenza non produce o produce pochi frutti non commercializzabili. La ricerca, triennale, è finanziata con 800 mila euro dal progetto “Ager – Agroalimentare e ricerca”, promosso da 18 Fondazioni di origine bancaria, tra cui la Fondazione Friuli.

«Il progetto Sos Kiwi – sottolinea il presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini – è riuscito a cogliere perfettamente gli aspetti salienti del bando che richiedeva la partecipazione di enti di ricerca italiani con una forte interdisciplinarità, riuscendo a proporre linee di ricerca in grado di soddisfare i fabbisogni di innovazione rilevati da Ager».

Il bando - “Sos kiwi” (From Soil to soil: origin and remediation to kiwifruit in decline syndrome) è fra i tre vincitori del bando “Dal suolo al campo” promosso da Ager al quale hanno partecipato una trentina di progetti. Obiettivo dell’iniziativa è favorire soluzioni innovative per migliorare l’adattamento delle colture al cambiamento climatico, ritenuto tra le principali cause della diffusione della moria. I partecipanti al bando sono stati una trentina.

Sos Kiwi - La ricerca analizzerà i meccanismi alla base della malattia. Saranno identificati i biomarcatori utili per la diagnosi e definire nuove strategie di controllo e prevenzione che facciano anche uso di microrganismi utili del suolo. Allo studio – coordinato da Marta Martini, docente di Patologia vegetale del Dipartimento di scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Ateneo friulano – partecipano ricercatori tra i massimi esperti di moria del kiwi a livello internazionale.

«Mentre i danni economici sono ben evidenti, tutti i fattori scatenanti la moria non sono noti e per combatterla non esiste una cura con fitofarmaci specifici, ma soprattutto una difesa preventiva – spiega la professoressa Martini –. Con la nostra ricerca svilupperemo nuove tecniche per diagnosticare le cause e metteremo a punto sistemi di contrasto basati su portainnesti resistenti e su microrganismi utili del suolo, perché è lì che nasce il problema. E siamo molto fiduciosi – evidenzia Martini – di ottenere risultati utili, visto che per la prima volta in Italia, e grazie ad Ager, è stato finanziato uno studio che ha costituito un gruppo di lavoro a valenza nazionale».

Il compito dell’Ateneo friulano - Entrando nello specifico, l'Università di Udine si occuperà di selezionare delle specie di actinidia resistenti o tolleranti alla moria su cui innestare le varietà commerciali, visto che la malattia colpisce le radici. Accanto a questo, saranno sviluppate strategie di prevenzione e controllo. L’Ateneo potrà anche contare sull’esperienza già maturata con Ager, sempre in qualità di capofila, visto che finora ha già coordinato quattro progetti: sulla valorizzazione dei sottoprodotti della vinificazione, lo studio di nuovi mangimi per un’acquacoltura sostenibile, le produzioni di quarta gamma, la lotta ai giallumi della vite.

Sullo stesso tema

Venerdì 14 Aprile

Salvataggio degli archivi storici delle banche locali

Università di Udine, Fondazione Friuli e Soprintendenza archivistica uniscono le forze. Si parte con le raccolte della Crup (450 metri lineari!) e della Popolare udinese

Martedì 11 Aprile

Salvaguardia e valorizzazione degli archivi storici bancari locali

Presentazione e firma dell’accordo venerdì 14 aprile, alle 12, a Palazzo Antonini Maseri

Mercoledì 20 Luglio

Tre nuovi pilastri per sostenere le inedite sfide dell’ateneo friulano

Rinnovata la convenzione tra Fondazione Friuli e Università di Udine, previsto per il 2022 un contributo da 800mila euro