Connubio tra Università di Udine, A.N.A.P.R.I. e allevatori del comparto zootecnico bovino
Pezzata Rossa Italiana, molto buoni i risultati del progetto GenPRI
Sono state 56 le bovine sottoposte a trattamento di superovulazione, 464 il numero di embrioni prodotti e il 35%la percentuale degli attecchimenti
Sono state 56 le bovine sottoposte a trattamento di superovulazione, 464 il numero di embrioni prodotti e il 35% la percentuale degli attecchimenti: molto soddisfacenti i risultati del progetto GenPRI, divulgati durante l’incontro finale “Miglioramento genetico della rimonta nella Pezzata Rossa Italiana per incrementare il benessere animale, la sostenibilità economica e ambientale nella zootecnia da latte” che si è svolto lo scorso 28 giugno, nella nuova biblioteca del polo scientifico dei Rizzi a Udine.
Data l’importanza crescente che la tematica riveste al giorno d’oggi, in GenPRI è stato monitorato anche il benessere degli animali coinvolti mediante diversi biomarker. Sia sotto questo punto di vista che relativamente allo status metabolico gli animali sono rimasti in range fisiologici e non si è denotata una particolare sollecitazione dell’organismo. Considerando inoltre che gli animali sono stati monitorati anche sotto il profilo dell’attività endocrina che regola la sfera riproduttiva e data la positività delle informazioni ottenute, la volontà è quella di trasferire ora le conoscenze e l’esperienza al settore zootecnico affinché possano risultare utili e fruibili contemporaneamente da veterinari e allevatori.
Il progetto, svolto nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Friuli Venezia Giulia, aveva come obiettivo l’individuazione di bovine di alto valore genetico, per caratteri attualmente oggetto di selezione, da inserire all’interno di protocolli per la stimolazione ovarica e il recupero di embrioni da trasferire di seguito in bovine riceventi. Al contempo sarebbero stati tracciati i profili endocrini relativi al benessere, allo status metabolico e all’attività ovarica.
Il progetto ha visto coinvolto il DI4A dell’Università di Udine (Gruppo di ricerca di Fisiologia veterinaria e fisiopatologia della riproduzione), l’Associazione Italiana Allevatori Pezzata Rossa Italiana (ANAPRI) e un nutrito numero di allevatori. Considerati i suoi obiettivi, GenPRI è risultato perfettamente complementare al già avviato progetto Dual Breeding, mirato alla conservazione della biodiversità e di risorse genetiche animali e di cui ANAPRI è capofila. La possibilità, infatti, di recuperare embrioni prodotti da razze autoctone quali la Pezzata Rossa Friulana ha permesso la conservazione di un patrimonio genetico altrimenti perduto, garantendo, tra gli altri, anche un grosso impatto sociale dato il valore storico che la zootecnia riveste da sempre in Friuli.