27 Settembre 2018
Studio sulla valorizzazione degli scarti vegetali si aggiudica il premio “What for?” 2018
La dottoranda Stella Plazzotta selezionata fra 130 colleghi da tutta Italia

Stella Plazzotta, dottoranda al terzo anno del corso PhD in Alimenti e salute umana, è stata selezionata come vincitrice dell’edizione 2018 del premio “What for?”. Il prestigioso riconoscimento, sponsorizzato da Federalimentare, è assegnato annualmente al lavoro che più si è distinto, quanto a contenuti ed efficacia comunicativa, nell’ambito del “Workshop on the Developments in the Italian PhD Research on Food Science, Technology and Biotechnology” che, quest’anno, ha visto la partecipazione di circa 130 dottorandi provenienti da tutta Italia.
Stella Plazzotta è risultata vincitrice grazie al suo progetto di dottorato Technological strategies for resource efficient and eco-innovative food process, tutor la professoressa Lara Manzocco del Dipartimento di scienze agroalimentari, ambientali e animali (Di4a). Obiettivo del progetto è lo sviluppo di un metodo razionale per la valorizzazione degli scarti vegetali.
«In particolare – spiega Plazzotta - sono stati considerati gli scarti derivanti dalla produzione di insalata di IV gamma, succo di pesca e latte di soia. Il metodo sviluppato ha consentito non solo di sviluppare processo tecnologici per ottenere derivati ad alto valore aggiunto quali bevande funzionali, prodotti da forno ricchi di fibre, materiali biodegradabili ed estratti antiossidanti, ma anche di valutare la reazione del consumatore rispetto all'utilizzo di scarti in prodotti alimentari. Inoltre, grazie all'adozione di un approccio multidisciplinare, è stato possibile stimare l'impatto economico ed ambientale delle strategie di valorizzazione proposte, fornendo quindi uno strumento di pratica applicazione per la gestione degli scarti».
Stella Plazzotta è risultata vincitrice grazie al suo progetto di dottorato Technological strategies for resource efficient and eco-innovative food process, tutor la professoressa Lara Manzocco del Dipartimento di scienze agroalimentari, ambientali e animali (Di4a). Obiettivo del progetto è lo sviluppo di un metodo razionale per la valorizzazione degli scarti vegetali.
«In particolare – spiega Plazzotta - sono stati considerati gli scarti derivanti dalla produzione di insalata di IV gamma, succo di pesca e latte di soia. Il metodo sviluppato ha consentito non solo di sviluppare processo tecnologici per ottenere derivati ad alto valore aggiunto quali bevande funzionali, prodotti da forno ricchi di fibre, materiali biodegradabili ed estratti antiossidanti, ma anche di valutare la reazione del consumatore rispetto all'utilizzo di scarti in prodotti alimentari. Inoltre, grazie all'adozione di un approccio multidisciplinare, è stato possibile stimare l'impatto economico ed ambientale delle strategie di valorizzazione proposte, fornendo quindi uno strumento di pratica applicazione per la gestione degli scarti».