16 Gennaio 2017 –
Oltre 40 aziende e 30 ricercatori partecipanti
Università e aziende si incontrano sul progetto HEaD
Entro il 31 gennaio le adesioni alla “Call for projects” promossa dall’Ateneo
Oltre quaranta aziende e una trentina di ricercatori universitari si sono ritrovati venerdì 13 gennaio presso il Parco Scientifico e Tecnologico di Udine per confrontarsi sulle possibilità offerte dal progetto HEaD (Higher Education and Development) finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a valere sul POR FSE 2014-2020.
HEaD ha tra le sue finalità principali quella di rafforzare la collaborazione tra il sistema della ricerca e quello imprenditoriale, nonché sostenere la formazione e l'occupazione attraverso l'inserimento in azienda di assegnisti di ricerca. Sono 17 gli assegni di ricerca banditi dall’Università di Udine su questa prima Call for Projects.
L’incontro, organizzato da Friuli Innovazione e Università di Udine, ha voluto quindi essere occasione per approfondire una importante opportunità per le imprese, per far conoscere potenziali ambiti di ricerca di interesse dell’Ateneo udinese e permettere alle aziende di condividere con i docenti partecipanti possibili progettualità comuni da candidare su HEaD.
Scade infatti il 31 gennaio alle ore 12.00 il termine entro il quale le imprese possono aderire alla “Call for projects” promossa dall’Università di Udine. Le imprese del Friuli Venezia Giulia avranno pertanto la possibilità di presentare delle proposte di progetti di ricerca che dovranno essere coerenti con le aree della Strategia di Specializzazione Intelligente regionale e le sue relative traiettorie di sviluppo. Le proposte progettuali selezionate daranno la possibilità alle imprese proponenti di ospitare in azienda degli assegnisti di ricerca finanziati da HEaD per lo svolgimento delle attività di ricerca.
“L’azione promossa dalla Regione Autonoma FVG, che metterà a disposizione delle imprese 55 assegnisti di ricerca, – ha commentato Fabio Feruglio, Direttore di Friuli Innovazione - va nella direzione giusta ed aiuta il lavoro che oramai da circa 10 anni stiamo facendo in Friuli Innovazione per accelerare il trasferimento delle competenze e del know how dal mondo della ricerca a quello delle imprese”. “In un territorio in cui prevalentemente operano piccole e medie imprese – ha sottolineato Feruglio - questa azione deve essere continua e sistematica per assicurare la sopravvivenza e lo sviluppo delle aziende che non può prescindere da ricerc@, innov@zione, intern@zion@lizz@zione, scritte proprio con la @ al posto della a per ricordarci che siamo tutti immersi nel mondo digitale. Il grande riscontro ottenuto dall’evento di oggi dimostra l’apertura e la disponibilità sia da parte dell’Università di Udine sia delle imprese del territorio a rafforzare dialogo e collaborazioni: una buona notizia per la nostra competitività”.
Maria Cristina Nicoli, delegata alla Ricerca dell’Università degli Studi di Udine, ha sottolineato: “L’Università di Udine ha fortemente voluto questo evento perché siamo convinti che il progetto HEaD sia uno strumento importante per le imprese. Si tratta – ha continuato Nicoli – di un doppio supporto alle aziende. Da un lato un supporto da parte della Regione, con l’inserimento di forze nuove, dall’altro un supporto da parte dell’Università, incentrato su conoscenza e trasferimento tecnologico. Se le aziende sapranno cogliere questa opportunità – ha concluso Nicoli – potranno usufruire di uno strumento estremamente potente”.
HEaD ha tra le sue finalità principali quella di rafforzare la collaborazione tra il sistema della ricerca e quello imprenditoriale, nonché sostenere la formazione e l'occupazione attraverso l'inserimento in azienda di assegnisti di ricerca. Sono 17 gli assegni di ricerca banditi dall’Università di Udine su questa prima Call for Projects.
L’incontro, organizzato da Friuli Innovazione e Università di Udine, ha voluto quindi essere occasione per approfondire una importante opportunità per le imprese, per far conoscere potenziali ambiti di ricerca di interesse dell’Ateneo udinese e permettere alle aziende di condividere con i docenti partecipanti possibili progettualità comuni da candidare su HEaD.
Scade infatti il 31 gennaio alle ore 12.00 il termine entro il quale le imprese possono aderire alla “Call for projects” promossa dall’Università di Udine. Le imprese del Friuli Venezia Giulia avranno pertanto la possibilità di presentare delle proposte di progetti di ricerca che dovranno essere coerenti con le aree della Strategia di Specializzazione Intelligente regionale e le sue relative traiettorie di sviluppo. Le proposte progettuali selezionate daranno la possibilità alle imprese proponenti di ospitare in azienda degli assegnisti di ricerca finanziati da HEaD per lo svolgimento delle attività di ricerca.
“L’azione promossa dalla Regione Autonoma FVG, che metterà a disposizione delle imprese 55 assegnisti di ricerca, – ha commentato Fabio Feruglio, Direttore di Friuli Innovazione - va nella direzione giusta ed aiuta il lavoro che oramai da circa 10 anni stiamo facendo in Friuli Innovazione per accelerare il trasferimento delle competenze e del know how dal mondo della ricerca a quello delle imprese”. “In un territorio in cui prevalentemente operano piccole e medie imprese – ha sottolineato Feruglio - questa azione deve essere continua e sistematica per assicurare la sopravvivenza e lo sviluppo delle aziende che non può prescindere da ricerc@, innov@zione, intern@zion@lizz@zione, scritte proprio con la @ al posto della a per ricordarci che siamo tutti immersi nel mondo digitale. Il grande riscontro ottenuto dall’evento di oggi dimostra l’apertura e la disponibilità sia da parte dell’Università di Udine sia delle imprese del territorio a rafforzare dialogo e collaborazioni: una buona notizia per la nostra competitività”.
Maria Cristina Nicoli, delegata alla Ricerca dell’Università degli Studi di Udine, ha sottolineato: “L’Università di Udine ha fortemente voluto questo evento perché siamo convinti che il progetto HEaD sia uno strumento importante per le imprese. Si tratta – ha continuato Nicoli – di un doppio supporto alle aziende. Da un lato un supporto da parte della Regione, con l’inserimento di forze nuove, dall’altro un supporto da parte dell’Università, incentrato su conoscenza e trasferimento tecnologico. Se le aziende sapranno cogliere questa opportunità – ha concluso Nicoli – potranno usufruire di uno strumento estremamente potente”.