A NanoValbruna, Uniud collabora per la rigenerazione e la sostenibilità ambientale
Un nutrito team di studenti e docenti dell’Ateneo hanno avuto un ruolo attivo durante i sette giorni del festival
L’Università di Udine è stata uno dei protagonisti della quinta edizione di NanoValbruna, il Festival internazionale dei giovani per la rigenerazione, che si è tenuto a fine luglio a Valbruna, in Valcanale, nel cuore delle Alpi Giulie.
Un nutrito team di studenti e docenti dell’Ateneo hanno avuto un ruolo attivo durante i sette giorni in cui scienziati, imprenditori, docenti, professionisti, giornalisti, divulgatori scientifici e soprattutto giovani, si sono confrontati su innovazione, ambiente e rigenerazione, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dettati dall’Onu, con la volontà di partecipare al cambiamento e di affrontare insieme le sfide della contemporaneità.
Ideato e realizzato dall’associazione ReGeneration Hub Friuli, coordinato da Annalisa Chirico e Francesca Milocco, il forum è costruito sul concetto chiave della rigenerazione, un paradigma che sposta ancora più in alto l’asticella rispetto alla sostenibilità, passando dal concetto di mantenere in equilibrio l’ecosistema terrestre verso il recupero di una precedente condizione di efficienza e integrità.
Gli studenti dell’Università di Udine si sono distinti con proposte di startup innovative al Contest internazionale "Baite Award", coordinato da Stefano Cercelletta, e rivolto a giovani ricercatori, studenti e aspiranti imprenditori, che ha selezionato 11 progetti dei 46 giunti da tutto il mondo e ha ospitato in residenza 20 giovani ricercatori. Una giuria di alto profilo formata da scienziati, imprenditori, docenti, esperti nazionali e internazionali ha selezionato il vincitore a cui riconoscere La Start up vincitrice di questa edizione, a cui va un premio di 3.000 euro per dare avvio al suo progetto innovativo, è Pikare azienda turca all'avanguardia con sede a Istanbul che si dedica ad affrontare le sfide globali della scarsità d'acqua e dell'energia attraverso l'innovazione e la sostenibilità. Il prodotto di punta, AWEG (Atmospheric Water & Energy Generator), è un sistema rivoluzionario che sfrutta l'umidità atmosferica per produrre acqua pulita ed energia rinnovabile. Il team è costituito da il co-fondatore e inventore Hüseyin Çiloğlu, attivista del cambiamento, il co-fondatore, esperto ambientale Hülya Özbudun e l’altro fondatore e innovatore Nihat Akin Ercan.
Al concorso “Frame The Change”, new entry di questa edizione per la creazione di cortometraggi sulla rigenerazione girati con lo smartphone, hanno preso parte giovani studenti del Dams dell’Università di Udine. Mentori del concorso il giovane regista romano, già vincitore di Cannes nella sezione cortometraggi e finalista ai David di Donatello, Valerio Ferrara, con Diego Bellante, tutor del montaggio. Per questa prima edizione la produttrice e sceneggiatrice Chiara Barbo, presidente dell'associazione culturale La Cappella Underground di Trieste, ha assegnato un Premio al corto di Lee Amaduzzi e Silvia Montagnani, “Isteresi del Montasio”, un racconto poetico sulla straordinaria resilienza dei Ghiacciai del Montasio. Menzione speciale ad Alessandro Nave e Muhammad Hannan Hamza per il corto “Mucca”, un racconto semplice, ma ricco di senso.
La manifestazione, tutta nel segno del leitv motiv “Pensare globale e agire locale”, ha ospitato panel internazionali di incontro sui grandi temi del presente, le Local Experience, avvincenti escursioni alla scoperta della storia e la tradizione della Valcanale, e gli appassionanti laboratori scientifici per i più piccoli, NanoPiçule, a cui stanno partecipando centinaia di bambini e bambine. Nella serata finale sono stati premiati i vincitori dei due contest, a partire dal concorso internazionale per giovani ricercatori e aspiranti imprenditori BAITE Award
Nella serata finale sono anche stati presentati gli esiti dei laboratori per i più piccoli di NanoPiçule, sul palco la coordinatrice Tania Vanzolini Ospite d’onore nell’incontro presentato dalla giornalista Marinella Chirico, la campionessa olimpica tarvisiana di sci di fondo Gabriella Paruzzi - medaglia d’oro 30 km tecnica classica giochi Salt Lake City 2002, oltre a 18 podi individuali nella coppa mondo, con 4 vittorie - membro del CdA della Fondazione Milano-Cortina 2026.