Nell’ambito del corso intensivo alla St. John’s University in “Intercultural management”
Alla Federal Reserve per la prima volta gli studenti dell'Ateneo
A New York, con il sostegno di Fondazione Friuli, Danieli, Abs e Alig, 28 allievi della laurea magistrale in Ingegneria gestionale in visita al più grande deposito d’oro al mondo
L’Università di Udine ha portato, per la prima volta, i suoi studenti alla Federal Reserve, a New York, la sede più importante della banca centrale degli Stati Uniti. L’iniziativa rientra nel corso intensivo “Intercultural management” organizzato dalla St. John’s University di New York, fra i maggiori e più antichi atenei cattolici americani, e dall’Ateneo friulano. Il progetto, alla seconda edizione, è sostenuto da Fondazione Friuli, Danieli, Abs e Associazione dei laureati in ingegneria gestionale (Alig). Gli studenti, 28, sono stati selezionati per meriti accademici e frequentano il corso di laurea magistrale in Ingegneria gestionale del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura. Grazie al sostegno delle quattro realtà del territorio hanno tutti ricevuto una borsa di studio a copertura dell’intera iniziativa formativa.
Alla Fed i 28 studenti hanno partecipato a un incontro su ruolo e compiti dell’istituto. Quindi hanno visitato la Golden room, il caveau sotterraneo della banca, a 25 metri di profondità. Si tratta del più grande deposito ufficiale d’oro del mondo, e fra i più sicuri, contenente 497mila lingotti, per un peso superiore alle 6.700 tonnellate e un valore di oltre 400 miliardi di dollari. Meno del 5% dei lingotti appartiene agli Stati Uniti, il resto è custodito per conto di governi stranieri, banche centrali e organizzazioni internazionali.
«Il corso alla St. John’s University e la visita alla Federal Reserve – spiega il coordinatore del progetto, Marco Sartor, docente di Ingegneria gestionale dell’Università di Udine – testimonia una forma concreta e virtuosa di collaborazione tra istituzioni pubbliche e private a sostegno dei giovani talenti. Siamo orgogliosi di offrire ai nostri studenti un’opportunità formativa di respiro internazionale e di assoluta eccellenza. Entrare alla Fed, confrontarsi con le logiche reali della politica monetaria globale e visitare il più grande deposito d’oro del mondo è qualcosa che va ben oltre la formazione tradizionale. Nessun altro corso di Ingegneria in Italia – sottolinea il professore – offre un’esperienza simile: è un segnale forte di ciò che significa oggi costruire un percorso universitario all’altezza delle sfide globali».
Fondata nel 1913, la Federal Reserve ha il compito di garantire la stabilità economica degli Stati Uniti attraverso la gestione della politica monetaria, la supervisione del sistema bancario e il mantenimento dell’equilibrio finanziario. Durante l’incontro, una docente della Fed ha illustrato come l’istituzione interviene sul sistema economico, in particolare attraverso l’adeguamento dei tassi d’interesse per controllare l’inflazione e sostenere la crescita. «Quando l’economia è surriscaldata – ha spiegato – aumentiamo i tassi per contenere la spesa e ridurre la pressione inflazionistica. Al contrario, in fasi recessive, li abbassiamo per stimolare investimenti, assunzioni e consumi. Ogni decisione sui tassi si ripercuote sull’intero sistema creditizio e sull’economia globale». (sg)