Alla Red Cross University e l’Ospedale universitario Karolinska

Esperienza studio in Svezia per Scienze infermieristiche e ostetriche

Per 28 studenti del corso di laurea magistrale interateneo delle Università di Trieste e di Udine

Viaggio studio in Svezia per 28 studenti del secondo anno del corso di laurea magistrale interateneo delle Università di Trieste e di Udine in Scienze infermieristiche e ostetriche. Assieme a loro la coordinatrice del corso, Alvisa Palese, e il responsabile delle attività formative professionalizzanti, Renzo Moreale. Il gruppo ha visitato la Red Cross University a Huddinge e l’Ospedale universitario Karolinska a Solna (Stoccolma).

Un’esperienza durata una settimana durante la quale hanno incontrato la rettrice dell’Ateneo svedese, Susanne Georgsson, molti docenti, visitato il college e il Trauma center dell’Ospedale universitario Karolinska. Hanno inoltre incontrato la presidente dell’Odine degli infermieri, Oili Dahl. Durante il percorso conoscitivo hanno potuto apprendere l’organizzazione e il funzionamento del sistema dell’alta formazione svedese e partecipare a incontri per comprendere come si sviluppano le competenze infermieristiche, la ricerca e l’organizzazione. Gli studenti, a loro volta, hanno presentato il sistema sanitario italiano, nella sua struttura e finalità; nonché il sistema formativo infermieristico italiano. In conclusione dell’esperienza hanno visitato una mostra sulla storia della formazione infermieristica.

Il progetto

«Il progetto di mobilità a breve si è concluso con un significativo impatto per gli studenti del corso di laurea magistrale interateneo in Scienze infermieristiche e ostetriche» sottolinea la professoressa Palese. Il programma, progettato con la Red Cross University, intendeva rafforzare la formazione, mettendo in contatto studenti e docenti con sistemi sanitari internazionali avanzati. La Svezia è riconosciuta per aver un sistema sanitario pubblico all'avanguardia, capace di offrire elementi innovativi per la gestione delle cure infermieristiche e ostetriche, con particolare attenzione all’assistenza domiciliare e alle malattie croniche.

«Obiettivo del progetto – spiega Palese – era proprio offrire agli studenti lavoratori, tutti infermieri e ostetriche impegnati quotidianamente nel sistema sanitario regionale, una visione comparata del sistema sanitario svedese, focalizzandosi su pratiche, soluzioni e innovazioni di potenziale interesse per il contesto italiano. Un’altra finalità – evidenza la coordinatrice del corso di studi – era anche rafforzare le competenze di leadership e promuovere lo scambio culturale e professionale tra studenti, docenti e professionisti sanitari».

Il cuore del programma ha visto la visita di cinque giorni a Stoccolma, in cui si sono realizzati incontri con docenti, leader, infermieri in posizioni manageriali, visite a strutture sanitarie e centri di ricerca e interviste con colleghi svedesi e creazione di una rete di contatti, che favorirà lo scambio continuo di conoscenze e buone pratiche.

«L’esperienza – rimarcano Palese e Moreale – ha costituito un’opportunità unica per gli studenti di confrontarsi con un sistema sanitario diverso e innovativo, di sviluppare competenze fondamentali per la leadership professionale e per promuovere la collaborazione internazionale tra istituzioni accademiche e sanitarie. Grazie alla partecipazione a questo programma, gli studenti non solo hanno acquisito nuove conoscenze, ma contribuiranno anche al miglioramento del sistema sanitario italiano, integrando le migliori pratiche osservate in Svezia con la realtà locale».

Le testimonianze

La studentessa Madalina ha raccontato come l’esperienza l’abbia «portata a riflettere sulle strategie da realizzare anche in Italia, prendendo ispirazione dalle pratiche svedesi per migliorare il sistema sanitario locale, pur mantenendo le peculiarità della cultura italiana.

Shaila ha apprezzato «il valore della centralità dell’individuo nel sistema sanitario svedese, mettendo in risalto l’importanza dell’ascolto e della cura nelle relazioni professionali. Ha sottolineato come l’esperienza l’abbia motivata a perseguire l’eccellenza nella sua professione, con una rinnovata consapevolezza della responsabilità degli infermieri».

Damiano ha evidenziato «la professionalità dei relatori e la sinergia tra accademia e ospedale in Svezia. Ha apprezzato le strategie di valorizzazione dei professionisti e le risorse tecnologiche avanzate, aspetti che suggeriscono soluzioni per il contesto italiano per migliorare il sistema sanitario».

Barbara «ha apprezzato l’accoglienza e l’attenzione ai dettagli da parte dei colleghi svedesi, che hanno contribuito a far sentire tutti i partecipanti benvenuti e stimolati a crescere professionalmente. Ha osservato come la ricerca dell’eccellenza nel sistema sanitario svedese fosse sempre accompagnata da un forte valore umano, una lezione che porterà con sé nel proprio lavoro futuro».

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