Il master in Economia circolare e gestione dei rifiuti urbani visita l’impianto di digestione anaerobica di Net
Per conoscere direttamente uno degli impianti più avanzati a livello nazionale nel trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani
Un gruppo di corsisti del master di primo livello in Economia circolare e gestione dei rifiuti urbani ha visitato il nuovo impianto di digestione anaerobica di Net, realizzato e gestito da Bionet e inaugurato il 27 novembre. Il master è organizzato dalle Università di Udine e di Trieste in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, il Comune di Gorizia, il Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia e un network di aziende del settore.
La visita rientra nel programma formativo del master e ha rappresentato un momento di approfondimento diretto su uno degli impianti più avanzati a livello nazionale nel trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani. La struttura entrerà in funzione all’inizio del 2026.
Gli interventi introduttivi hanno inquadrato il ruolo dell’impianto nel ciclo dei rifiuti e nel più ampio modello di economia circolare adottato in Friuli Venezia Giulia. Ne hanno parlato Alessandro Massone, presidente di Re2sources, società che controlla Bionet; Flavio Gabrielcig, direttore del Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati della Regione; Egildo Panfili, collaboratore di Bionet.
«Siamo particolarmente orgogliosi di aver ospitato i corsisti del master in Economia circolare e gestione dei rifiuti urbani presso il nostro impianto di digestione anaerobica – ha detto Claudio Siciliotti, presidente di Net –. Questa visita rappresenta un esempio concreto di quanto sia strategica la collaborazione tra gestori pubblici, università, Regione e realtà industriali del territorio. Il confronto diretto tra formazione accademica e infrastrutture operative consente di costruire competenze solide e consapevoli, fondamentali per affrontare le sfide future della gestione dei rifiuti e della transizione ecologica. Net crede fortemente nel valore di questi percorsi condivisi, che rafforzano il sistema pubblico locale e valorizzano le eccellenze del Friuli Venezia Giulia».
Durante la visita, i corsisti hanno potuto osservare da vicino il funzionamento dell’impianto, approfondendo le tecnologie impiegate per la trasformazione dei rifiuti organici in biometano, compost di qualità e anidride carbonica biogenica, oltre agli aspetti legati alla sostenibilità ambientale, all’efficienza energetica e al monitoraggio continuo dei processi.
«Il biodigestore di Udine rappresenta uno dei modelli più avanzati di economia circolare oggi presenti in Italia – ha sottolineato Alessandro Massone, presidente di Re2sources –. L’impianto è in grado di trattare ogni anno decine di migliaia di tonnellate di rifiuti organici e verde urbano grazie a tecnologie di ultima generazione che garantiscono elevati standard ambientali e operativi. Accogliere i corsisti del master significa investire nella formazione di chi domani sarà chiamato a progettare e governare questi sistemi: la conoscenza diretta degli impianti è un passaggio essenziale per una transizione ecologica concreta e industrialmente sostenibile».
Grande interesse è stato manifestato dai partecipanti, che hanno posto numerose domande ai responsabili tecnici dell’impianto, apprezzando l’esempio virtuoso rappresentato dal progetto Net–Bionet anche in un’ottica sovraregionale.
«La visita a un impianto come quello di Udine è particolarmente significativa – ha sottolineato Flavio Gabrielcig, docente del master e direttore del Servizio disciplina gestione rifiuti e siti inquinati della Regione Friuli Venezia Giulia – perché consente di collegare le politiche pubbliche, la pianificazione regionale e la formazione universitaria con esempi concreti di infrastrutture all’avanguardia. Autonomia impiantistica, riduzione delle percorrenze e recupero di materia ed energia sono obiettivi centrali per la Regionee trovano in questo impianto una risposta efficace e coerente con la programmazione regionale. Investire nella formazione di nuove competenze è fondamentale per garantire qualità e sostenibilità al sistema nel lungo periodo».
Il master in Economia circolare e gestione dei rifiuti urbani, diretto da Antonio Massarutto, si conferma così un percorso formativo di alto livello che integra teoria e pratica e forma professionisti pronti ad affrontare le sfide ambientali, industriali e gestionali della transizione ecologica.

