Pur teatro centrale delle due guerre mondiali e malgrado numerosi studi sui diversi aspetti storici, il tema delle conseguenze dei conflitti sul patrimonio storico-artistico in Friuli rimane ancora piuttosto insondato. Ugualmente privo di una considerazione d’insieme è l’argomento dei restauri messi in opera in Friuli dopo le due guerre, vicende la cui ricomposizione – tranne singoli casi – è ancora del tutto affidata a materiale d’archivio.
In tale prospettiva di ricerca il seminario intende presentare l’esito di nuove ricerche e materiali inediti, quale occasione di avvio di nuovi studi in grado di ricomporre le vicende che interessano il restauro in Friuli nei decenni centrali del Novecento, anche in considerazione di quanto avviene a livello nazionale.
Il seminario, a cura di Giuseppina Perusini e Martina Visentin, è organizzato in due momenti diversi. Questa è la prima delle due sessione che raccoglie ricerche che hanno l’obiettivo di presentare alcuni temi centrali della storia del restauro sul piano nazionale tra gli anni Venti e il secondo dopoguerra, dalla definizione delle diverse professionalità coinvolte (Rinaldi), a una visione d’insieme tra gli anni Trenta e Cinquanta (Cecchini), alla pratica degli stacchi della pittura murale (Ciancabilla), fino alla presentazione dell’attività come restauratore del triestino Giannino Marchig (Bensi).