10 febbraio, Giorno del Ricordo

Il messaggio del rettore Roberto Pinton

L’Università di Udine si unisce con sincera partecipazione alla celebrazione del Giorno del Ricordo, che ogni 10 febbraio commemora i tragici fatti accaduti sul nostro confine orientale durante e dopo la seconda guerra mondiale. Quest’anno è il ventesimo anniversario dell’istituzione di questa solennità civile proclamata dal Parlamento italiano con una legge largamente condivisa.

Una decisione giusta e doverosa per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

L’Università – e quella di Udine in particolare perché nata anche dalla volontà popolare – simbolo della trasmissione del sapere, luogo della promozione della ricerca e di educazione delle giovani generazioni, ha il dovere di ricordare e raccontare la verità su questa tragedia, ribadendo il significato di questa giornata così sentita nella nostra Regione.

Come ha detto l’anno scorso il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, «nessuno deve avere paura della verità. La verità rende liberi. Le dittature – tutte le dittature – falsano la storia, manipolando la memoria, nel tentativo di imporre la verità di Stato».

Il Giorno del Ricordo è dunque un momento in cui la nostra Università e la società civile tutta hanno l’occasione per sentirsi più uniti nella condivisione della verità e per rinnovare il rifiuto di ogni forma di violenza.

Il rettore

Roberto Pinton

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