Il progetto di merchandising anche in una tesi di laurea

All'ateneo arrivano le borse in materiale riciclato realizzate dai carcerati

Si chiamano “Snait Bag” e sono composte con i vecchi striscioni pubblicitari
L’iniziativa sarà ora aperta anche ad altri enti e associazioni

Il merchandising dell’università di Udine si arricchisce delle “Snait Bag”, le borse in materiale riciclato dagli striscioni stradali, realizzate dai detenuti della casa circondariale maschile di Santa Maria Maggiore di Venezia, che lavorano con la cooperativa sociale “Rio Terà dei Pensieri”. <<L’iniziativa – spiega Manuela Croatto, responsabile dell’Area relazioni esterne dell’ateneo – è nata all’interno del nostro ufficio con un triplice obiettivo: riciclare gli striscioni stradali e pubblicitari utilizzati per promuovere gli eventi dell’università e offrire un’opportunità di lavoro a chi vive un momento di difficoltà nella vita e veicolare in modo nuovo l'immagine dell'Ateneo>>. Il progetto è diventato realtà grazie alla collaborazione con Giulia Montecchio, 22 anni, di Lozzo di Cadore, studentessa di Scienze dei servizi giuridici pubblici e privati all’università di Udine e tirocinante dell’Area relazioni esterne dell’ateneo. Proprio grazie a quest’ultima esperienza, Montecchio svolgerà la sua tesi di laurea su "Il lavoro nelle cooperative sociali" con relatrice la professoressa Valeria Filì, del dipartimento di Scienze giuridiche dell’ateneo friulano.

<<La cooperativa individuata per il progetto – spiega Montecchio – è stata istituita nel 1994 ed è formata sia da detenuti, uomini e donne, che da persone libere. Ne fanno parte la casa circondariale maschile di Santa Maria Maggiore e la Casa di reclusione e Casa circondariale della Giudecca. Gli uomini si occupano della serigrafia e del riciclaggio del pcv, mentre le donne di un orto botanico e di una linea biologica di cosmetici. La scelta, sulla base di procedure pubbliche, è caduta su questa cooperativa – spiega ancora la studentessa - dopo aver contattato varie strutture del Friuli Venezia Giulia e del Veneto, sulla base dei soggetti che si sono dimostrati interessati e della facilità di realizzazione dei prodotti>>.

Il nome scelto deriva dall’unione di due parole: alla classica “bag” (“borsa” in inglese) è stata anteposto “snait”, termine friulano usato per indicare qualcosa di dinamico e di veloce. <<È un modo per rendere omaggio alla nostra lingua e alla laboriosità dei friulani – spiega Croatto – e ci è sembrata la sintesi perfetta della volontà di dare un significato a materiali che altrimenti sarebbero finiti in discarica. Quello che oggi per tutti è sintetizzato con “smart” per noi friulani è sempre stato “snait”. L’iniziativa è aperta anche ad altri enti o associazioni – conclude Croatto – che volessero portare a noi i loro striscioni da riutilizzare>>. Le “Snait Bag”, disponibili in quattro tipologie (tre borse e un porta iPad) non soltanto inaugureranno la nuova linea di prodotti di merchandising dell’ateneo ma daranno anche il nome al negozio di merchandising dell’ateneo (“Snait Shop”), che si trova in via Petracco 4 a Udine, nella sede dell’Ufficio relazioni con il pubblico. Apprezzamento è stato espresso dal rettore Alberto Felice De Toni che ha visitato il nuovo negozio per complimentarsi con la studentessa e con lo staff dell’Area relazioni esterne che ha realizzato il progetto.

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