Caratteristiche, contesto e aspetti tecnici del luogo di culto

Architettura dello spirito: la Chiesa di Santa Maria Assunta a Udine

Workshop all’Ateneo martedì 3 dicembre, ore 17, aula 3 del polo scientifico

L’idea ispiratrice, la storia, il contesto sculturale e spirituale, gli aspetti progettuali, architettonici e costruttivi della Chiesa di Santa Maria Assunta di Udine saranno ripercorsi e analizzati nel corso di un workshop che si terrà martedì 3 dicembre, alle 17, nell’aula 3 del polo scientifico dell’Università di Udine, in via delle Scienze 206. L’incontro, intitolato “Architettura dello spirito. Il caso della Chiesa di Santa Maria Assunta”, è stato organizzato dal dipartimento di Ingegneria civile e Architettura dell’Ateneo, dall’Ecoistituto del Friuli Venezia Giulia e dall’Associazione interregionale partecipazione e studi in agribusiness paesaggio e ambiente del Friuli Venezia Giulia.

Il luogo di culto, la cui denominazione esatta è “Chiesa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria”, si trova in via Cadore, poco prima dell’ospedale del capoluogo friulano. Terminata nel 1975, questa chiesa nasce nello spirito post conciliare con l’intento di favorire una maggiore partecipazione dei fedeli, secondo l’impostazione delle “chiese-casa” francesi e belghe.

Il programma del workshop prevede i saluti del rettore dell’Università di Udine, Alberto Felice De Toni; del presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Enzo Martines, e della responsabile della Sezione economia, paesaggio e territorio del dipartimento di Ingegneria civile e architettura, Margherita Chang Ting Fa.

I lavori saranno introdotti da Livio Clemente Piccinini, presidente dell’Associazione interregionale partecipazione e studi in agribusiness paesaggio e ambiente del Friuli Venezia Giulia (Ipsapa/Ispalem), e Gilberto Marzano, presidente dell’Ecoistituto del Friuli Venezia Giulia.

Interverranno quindi Anna Pellegrino, Francesco Chinellato, Alberto Caroncini, Luciano Di Sopra e Giorgio Ganis, autori del Quaderno 12 dell’Ecoistituto del FVG, intitolato “Santa Maria Assunta: una Eglise Maison”.

Concluderà l’appuntamento la testimonianza dell’ideatore della chiesa di Santa Maria Assunta, monsignor Nicolino Borgo, fondatore della Comunità parrocchiale di Santa Maria Assunta e rettore della Cappella universitaria per vent’anni.

«Questa Chiesa – spiega Giorgio Ganis – è un interessante caso di studio sia per l’architettura che per la liturgia dato che è l’unica, fra quelle post conciliari realizzate in Friuli Venezia Giulia, che ha saputo dar forma alle indicazioni del Concilio e tradurre nello spazio l’autentico “spirito comunitario”. Solo in questa chiesa, all’interno e all’esterno, si è immersi totalmente nel nuovo e si respira quell’aria di casa, semplice e comunitaria, che i progettisti hanno realizzato dopo aver anche visitato le “églises maison”, chiese-casa, francesi e belghe. Per le sue caratteristiche, l’importanza di questa chiesa valica i confini regionali. Oltre al progettista, l’ingegner Alberto Caroncini, il principale artefice di questa chiesa, realizzata nella forma attuale a metà degli anni ’70, è don Nicolino Borgo. Ha pensato la sua Chiesa per dieci anni e poi è riuscito a tradurre le sue idee ispirate dal Concilio in un edifico per la comunità, che è stato anche materialmente pensato e costruito con la partecipazione attiva di tutti i parrocchiani».

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