Evento dei corsi in Scienze dell’architettura e Architettura nell’ambito di Inest
Costruire nel tempo: disegno, restauro e progetto in dialogo
Convegno il 28 e 29 novembre nella Torre Santa Maria a Udine
Una riflessione critica sul patrimonio costruito esistente e sulla relazione sempre aperta tra antico e nuovo in rapporto anche al ruolo dell’architettura. È il tema al centro del convegno dell’Università di Udine, “Costruire nel tempo. Disegno, restauro, progetto in dialogo”, che si terrà il 28 (dalle 14.30) e 29 (dalle 9) novembre nella Torre Santa Maria a Udine (via Antonio Zanon 24).
Obiettivo dell’incontro è far uscire dalle sedi universitarie il dibattito sul patrimonio edificato. Aprendo le ricerche all’esterno, coinvolgendo Confindustria Udine e sollecitando il confronto con i cittadini, le aziende del territorio, i professionisti e i rappresentanti degli ordini professionali.
Il convegno è organizzato dai corsi di laurea in Scienze dell’architettura e di laurea magistrale in Architettura del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura nell’ambito del progetto Inest (azione Cross-Cutting Activity 3). L’evento è curato da Alessandra Biasi, Claudia Pirina e Veronica Riavis.
La situazione
Sul rapporto che lega passato e presente testimonieranno le esperienze di chi, in chiavi diverse, si è occupato di quel patrimonio costruito esistente che costituisce una parte consistente dell’edificato, in Italia in particolare.
«Nel dibattito sulla sostenibilità e la cura dei luoghi – spiega Alessandra Biasi –, la formazione dell’architetto necessita sempre più di acquisire strumenti e sensibilità per intervenire su quell’innumerevole quantità di manufatti che occupano e disegnano i territori».
Riconoscendo l’esperienza del fare come necessario strumento di trasmissione delle idee, «l’incontro – sottolinea Claudia Pirina – propone di riunire alcune figure del panorama nazionale e internazionale che si sono fatte interpreti attive di queste istanze in progetti che illustrano in modo esemplare alcune tendenze, misurando visioni diverse, convergenti o divergenti».
L’obiettivo è proporre prospettive per quel patrimonio costruito soggetto alla direttiva europea 2024/1275 sulla prestazione energetica nell’edilizia. «Un dibattito – evidenzia Veronica Riavis – che apre criticamente alle tematiche del green, della transizione digitale e delle tecnologie innovative».
Il programma
La prima sessione, giovedì 28 novembre, dedicata al “Disegno”, sarà introdotta da Veronica Riavis del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura dell’Ateneo friulano. Seguiranno le relazioni: Marco Gaiani (Università di Bologna), “Oltre il paradigma ‘flat-matte’ e l’uso di strumenti specialistici: verso un nuovo carattere della conoscenza del patrimonio tramite le immagini”; Adriana Rossi (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), “Un ecosistema di dati per l’opificio Solimene”; Giuseppe Amoruso (Politecnico di Milano), “Il futuro del passato. La rappresentazione scientifica per ricostruire Amatrice”; Stefano Brusaporci (Università dell’Aquila), “Immaginare Storie. Ricostruzioni digitali per lo studio e la valorizzazione della chiesa di Santa Margherita all’Aquila”; Massimiliano Lo Turco (Politecnico di Torino), “Custodire nel tempo: operazioni avanzate di digitalizzazione per il nuovo Museo Egizio in Torino”.
La prima parte della seconda giornata, venerdì 29 novembre dalle 9, è focalizzata sul “Restauro”. Sarà presentata da Alessandra Biasi, del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura dell’Università di Udine. Gli interventi della mattina: Riccardo Dalla Negra (Università di Ferrara), “Restauro: architettura per le preesistenze”; Antonio Mazzeri (Ministero della cultura, Palazzo Ducale di Mantova), “Palazzo Ducale di Mantova interventi di conservazione e valorizzazione dopo il sisma del 2012: politiche e prospettive per il rinnovamento del museo”; Paulo Providência (Università di Coimbra), “Interpretative restoration - the case study of Colégio das Artes, Coimbra”; Gerrit Meijer (Icomos Netherlands), “Bordering change, examples from the Dutch heritage development practice”; Konrad Buhagiar ed Erica Giusta (La Valletta, Malta), “La Valletta, from renaissance to revit”.
I lavori del pomeriggio, dalle 14.15, riguarderanno la “Progettazione”. Saranno introdotti da Claudia Pirina, del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura dell’Università di Udine. Prenderanno la parola: Nuno Valentim (Università Faup di Porto), “Mimesis, contrasto e analogia. Pratiche progettuali e contesto patrimoniale”; Maruša Zorec (Studio Arrea, Università di Lubiana), “Unveiling the hidden / Svelare il nascosto”; Piero Bruno (Bruno Fioretti Marquez, Università di Stoccarda), “Ricalcare la memoria”; Juan Carlos Arnuncio (Università Etsam di Madrid), “El tiempo en una matrioska (Contenedores de memoria). La Catedral de Valladolid”; Luigi Franciosini (Università di Roma Tre), “Restauro, consolidamento e musealizzazione della cisterna delle Sette Sale sul colle Oppio”.