Inaugurato il sedicesimo anno accademico

Nel 2008 a Pordenone il dipartimento di Scienze e tecnologie dell'innovazione

Il rettore Honsell: «Nel 2007 investiti 2,5 milioni di euro»

Nascerà nel 2008 il primo Dipartimento istituito dall’Università di Udine a Pordenone nel polo di via Prasecco, dedicato al settore delle Scienze e tecnologie dell’Innovazione. A dare l’annuncio è stato il rettore dell’Ateneo friulano Furio Honsell nel corso dell’affollata cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico della sede pordenonese che si è svolta nel Villaggio del Fanciullo in via della Comina, sede del corso di laurea in Infermieristica.

«L’Università a Pordenone è oggi una realtàcompiuta epermanente – ha sottolineato Honsell - e i quattro filoni di ingegneria, economia, comunicazione multimediale e infermieristica costituiscono per la nostra Università e per la città di Pordenone una caratterizzazione reciproca irrinunciabile. Insieme al Consorzio Universitario dobbiamo continuare a operare secondo il nuovo modello di rapporto Università-territorio che abbiamo avviato». Il Dipartimento partirà il 1 marzo 2008, sarà una struttura di ricerca indispensabile per realizzare il completo incardinamento dei docenti di ingegneria e tecnologie multimediali su questo territorio. Includerà i laboratori di meccanotronica e visione artificiale e a breve quelli di macchine e di elettromagnetismo.

Altra novità riguarderà la laurea magistrale in Linguaggi e tecnologie dei nuovi media che diventerà “interclasse”, ovvero i contenuti del corso riguarderanno non solo la classe di Scienze delle comunicazione, ma anche quella di Informatica, in seguito alla riforma prevista dal decreto ministeriale 270/2004. Di conseguenza i laureati di questo corso biennale acquisiranno competenze in entrambi i settori e avranno maggiori chances nel mondo del lavoro. Queste due ulteriori novità per il prossimo anno evidenziano quanto l’Ateneo friulano si stia impegnando per la crescita del polo pordenonese.

«Nel 2007 l’Ateneo a Pordenone ha investito 2,5 milioni di euro – ha proseguito Honsell -. Di questi, 150 mila sono spese di funzionamento, 1,5 milioni sono gli stipendi per i 30 docenti e ricercatori che devono essere incardinati per legge per poter rispettare i requisiti minimi di docenza, 450 mila euro vanno per le 16 unità di personale tecnico-amministrativo e i rimanenti 400 mila euro vanno per supplenze e ulteriori contratti di insegnamento. A fronte di questi costi abbiamo ricavi per 650 mila euro provenienti dal Consorzio e 900 mila euro da contributi degli studenti».

Nel 2007 l’Università di Udine a Pordenone ha ottenuto risultati significativi. Per quanto riguarda le iscrizioni al nuovo anno accademico, considerando le lauree triennali e specialistiche, alla data di chiusura delle immatricolazioni ci sono stati complessivamente 389 iscritti ad Economia, 198 a Ingegneria, 303 a Scienze della Formazione, 100 a Infermieristica, per un totale di 990 studenti, di cui 300 al primo anno di corso. Dai corsi attivati nella Destra Tagliamento in questi anni sono usciti 1272 laureati. Il 2007 è stato inoltre l’anno di attivazione del primo corso di Dottorato di ricerca in Comunicazione Multimediale che consente all’ateneo di proporre un’offerta formativa unica nel settore dei new media con un ciclo completo all’interno della facoltà di di Scienze della formazione: il corso di laurea triennale in Scienze e tecnologie multimediali, la specialistica in Linguaggi e tecnologie dei nuovi media e, appunto, il dottorato di ricerca.

Sull’attività svolta dal Consorzio Universitario di Pordenone durante l’anno e sugli sviluppi futuri in sinergia con l’Ateneo friulano si è soffermato il presidente Giovanni Pavan, ricordando che «quello che più ci rende soddisfatti del nostro lavoro è il livello qualitativo dei corsi che, grazie all’impegno dell’università, sappiamo garantire, livello che si ripercuote positivamente sui tempi medi di assunzione di un laureato e, cosa più importante, dell’elevato livello di soddisfazione di chi studia nel nostro piccolo, ma dinamico, campus universitario. L’esistenza stessa di un centro universitario a Pordenone – ha sottolineato Pavan - garantisce alle famiglie e alla società la possibilità di portare alla laurea i propri giovani, limitando le spese relative alla vita universitaria, consentendo quindi anche a chi non può sopportare i costi fuori sede di poter frequentare un corso accademico». 

L’intermezzo audiovisivo, realizzato dagli studenti dei corsi in Scienze e tecnologie multimediali e Linguaggi e tecnologie dei nuovi media coordinati da Marco Rossitti, ha proposto un video-documentario realizzato a Mosca e incentrato sui rapporti tra i giovani e le nuove tecnologie. A Gian Luca Foresti, docente di Informatica nella facoltà di Scienze della formazione e presidente del corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali, è stata affidata la prolusione sul tema “Dalla visione naturale alla visione artificiale”. «Gli esseri umani – ha evidenziato Foresti - da sempre hanno cercato di comprendere i meccanismi attraverso i quali il sistema visivo permette di acquisire informazioni dal mondo esterno. Tra tutte le abilità sensoriali, la visione è largamente riconosciuta come quella con le maggiori potenzialità. La visione artificiale, il cui scopo principale è quello di riprodurre le funzionalità della visione umana, è l’insieme dei processi che mirano a creare un modello approssimato del mondo reale partendo da immagini bidimensionali». A conclusione della sua prolusione, Foresti ha presentato un sistema di visione artificiale per applicazioni di sicurezza in ambienti reali.

Anche quest’anno le hostess di cerimonia sono state le studentesse dell’Istituto professionale per il commercio, il turismo e i servizi sociali “Flora” di Pordenone, coordinate dalla professoressa Paola Raffin, sulla base di una convenzione per lo svolgimento di stage in occasione di eventi organizzati dall’ateneo friulano. A chiudere la mattinata, che ha visto la partecipazione di molti studenti delle scuole superiori, è stato il tradizionale Gaudeamus eseguito dal coro studentesco del Liceo Michelangelo Grigoletti di Pordenone diretto dal maestro Mario Scaramucci.

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